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Il centrodestra attacca la pedonalizzazione dei Fori: "Si useranno soldi della metro C"

La denuncia parte dal senatore Augello (Pdl). Belviso e Angelilli annunciano ricorso. Ma per Roma Metropolitane è tutto in regola: "Opere necessarie all'apertura dei cantieri"

I lavori di pedonalizzazione dei Fori Imperiali, carte alla mano,  sarebbero “interventi di cantierizzazione della metropolitana”. E per questo “per finanziarli si utilizzano soldi destinati alla Metro C”. Il progetto di punta dell'amministrazione Marino infiamma l'opposizione di centrodestra. In Campidoglio, dove la capogruppo Pdl Sveva Belviso ha annunciato un ricorso alla Corte dei Conti, ma anche in Parlamento, dove la deputata Roberto Angelilli si è mossa per portare il caso davanti al Parlamento europeo. Ma per Roma Metropolitane, che nel pomeriggio ha diffuso un comunicato congiunto con Roma Capitale, non c'è alcuna irregolarità: riorganizzare il traffico è necessario in vista sia dell'apertura dei cantieri della nuova metro che per quelli del resturo del Colosseo.

AUGELLO - Tutto è partito da una denuncia del senatore Andrea Augello che ha puntato il dito contro costi e modalità di assegnazione dell'appalto dei lavori per quella che il senatore ridimensiona a “una corsia preferenziale”. 2 milioni di euro è il costo che, secondo Augello, servirà per “per allargare la Ztl, cambiare i sensi di marcia nelle vie circostanti, revisionare la semaforica, realizzare interventi di altro genere sulle vie interessate dal progetto”. 4 mila euro ogni metro. Ma quello che più indigna il centrodestra è il fatto che il soldi che verranno utilizzati per realizzare questo progetto sono quelli destinati alla metro C.

“La conferenza dei servizi ha infatti stabilito che il soggetto attuatore sarà Roma Metropolitane per il tramite di Metro C”. A destare qualche dubbio anche il titolo del progetto: 'Riqualificazione di via dei Fori Imperiali a seguito della cantierizzazione della Metro C'. In pratica, denuncia il senatore, “un'opera connessa alla cantierizzazione”. Per Augello si tratta di voler aggirare le norme sugli appalti: “In questo modo vengono affidate direttamente a Metro C lavori che nulla hanno a che fare con la realizzazione dell'infrastruttura”.

BELVISO - L'ex vicesindaco Sveva Belviso ha annunciato subito un ricorso alla Corte dei Conti volta a “verificare la correttezza contabile” dell'operazione. “Siamo di fronte ad un comportamento di estrema gravità” ha commentato. “Si tratta di una forzatura non solo grave nel metodo ma anche inopportuna nel merito: mentre, infatti, in Parlamento si sta lavorando trasversalmente per reperire dal Cipe i 300 milioni per completare la metro C, Marino intende utilizzare il denaro finalizzato a questo progetto per la pedonalizzazione dei Fori”.

ALEMANNO - A sostenere la capogruppo Pdl anche l'ex sindaco Gianni Alemanno: “Se così fosse, saremmo di fronte a un utilizzo a dir poco spregiudicato di fondi pubblici e a una spericolata forzatura delle leggi sugli appalti. Marino sa benissimo che fondi già stanziati per un’opera non possono essere presi e distratti con nonchalance da una parte all’altra” ha commentato.

ANGELILLI - La deputata Roberta Angelilli invece ha portato la questione dritta al Parlamento europeo. “Ci troviamo di fronte ad una doppia verità che non piacerà alla Commissione europea” commenta. Poi aggiunge: “In questo modo si aumento artificiosamente i costi dell'infrastruttura e si attua una forzatura sulle funzioni esercitate dal General contractor. In pratica si viola la normativa sugli appalti”.

MENNUNI - Commenti negativi anche dalla consigliere comunale Pdl Lavinia Mennuni. “A parte l'evidente forzatura della disciplina degli appalti, abbiamo rilevato che manca qualunque computo dettagliato del progetto e di conseguenza è chiaro che si pretende addirittura che Roma Metropolitane paghi 'a sanatoria, cioè soltanto dopo che i lavori sono stati realizzati”.

CIOCCHETTI - Nella vicenda è intervenuto anche Luciano Ciocchetti, ex Udc oggi leader di Idee più popolari, e “Avevamo segnalato qualche giorno fa il costo di questa folle opera di 2.200.000 euro. I particolari che denuncia il senatore Andrea Augello sono raccapriccianti in merito alla spavalderia del Sindaco e della giunta capitolina. Quei soldi servono per i lavori della Metro C e non per fare corsie preferenziali, cordoli o new jersey” ha commentato l'ex vicepresidente regionale.

ROMA METROPOLITANE - La notizia è stata confermata e spiegata da Roma Metropolitane e Roma Capitale in un comunicato congiunto. "La realizzazione della nuova stazione Fori Imperiali/Colosseo della Linea C rende necessaria l’esecuzione di opere di cantierizzazione a carico del Contraente Generale Metro C nelle zone limitrofe ai Fori Imperiali" scrivono. "Per rendere efficiente la gestione della circolazione dei mezzi di cantiere, e per minimizzare le interferenze con le attuali correnti di traffico – veicolari, pedonali e ciclabili- in transito su via dei Fori Imperiali, tenuto conto anche dell’imminente apertura del cantiere per il restauro del Colosseo, si è deciso, di concerto con l’Amministrazione Comunale, di porre in atto tutti i dispositivi per la deviazione del traffico privato di via dei Fori Imperiali tra Largo Corrado Ricci e piazza del Colosseo e la conseguente riorganizzazione della circolazione nell’area del Colosseo e nelle aree limitrofe". Come spiegano nel comunicato, "il costo di tali opere è stato correttamente imputato alla voce 'cantierizzazioni' ed ha capienza all’interno del Quadro Economico della Linea C".

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