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Pedaggi, Anas: "Serviranno a ripianare i debiti dello Stato". Insorgono le opposizioni

Il presidente dell'Anas Ciucci, nel presentare il bilancio, spiega che gli introiti dei pedaggi non serviranno per le nuove infrastrutture. Polemiche dall'opposizione. Zingaretti, Alemanno e Polverini: "Avanti con la battaglia"

pedaggio_3Si torna a parlare dei pedaggi sulla Gra e sulla Roma - Fiumicino. Ieri infatti è stato presentato il bilancio dell'Anas e tra i vari argomenti toccati dal presidente Ciucci, c'è anche la destinazione degli introiti dei futuri pedaggi su Gra e Roma - Fiumicino.

Spiega Ciucci: "La prossima introduzione del pedaggio sulle autostrade e i raccordi autostradali gestiti direttamente dall’Anas non lascia prevedere, al momento, la creazione di nuove fonti finanziarie da dedicare a investimenti sulla rete stradale di interesse nazionale. Infatti la stessa norma dispone che gli introiti derivanti dall’applicazione del pedaggio su parte della rete aziendale vadano a ridurre l’esposizione debitoria dello Stato verso la stessa Anas".

ZINGARETTI - Il presidente della Provincia Zingaretti affida ad una nota le sue considerazioni: "E' evidente che il governo Berlusconi è il governo delle tasse che anche sulla questione dei pedaggi continua a perseguitare i cittadini italiani. Le parole dell'Anas sono inequivocabili: i pedaggi servono solo a ripianare i debiti e non a creare nuove infrastrutture o a rendere migliori e più sicure quelle già esistenti. Ci siamo opposti ai pedaggi, con successo, di fronte al Tar e al Consiglio di Stato e - conclude - continueremo su questa strada per la difesa dei cittadini del nostro territorio dalla persecuzione dalle tasse del governo Berlusconi".

POLVERINI - "Ci eravamo già opposti all'introduzione di pedaggi sul Gra e sulla Roma Fiumicino, a maggior ragione la Regione Lazio ribadisce oggi la sua contrarietà se come sostiene l'Anas i proventi servono solo a ripianare i debiti. La Regione - aggiunge la Polverini - proseguirà il suo impegno, insieme alle altre istituzioni locali, come ha già fatto sostenendo il primo ricorso della Provincia di Roma, per tutelare i cittadini e i pendolari di Roma e del Lazio da un provvedimento ingiusto".

ALEMANNO -  Alemanno si accuda: "Ribadiamo la nostra opposizione all'introduzione di pedaggi sul Gra, anche se solo per i pendolari, soprattutto se gli introiti derivanti dai pagamenti non sono vincolati alla manutenzione di questa stessa rete stradale. Per questo, insieme a Regione e Provincia, proseguiremo - conclude - nel nostro fermo impegno come sempre abbiamo fatto finora, nell'interesse dei cittadini".


 

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