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Pd romano in subbuglio: le pagelle di Barca bocciano 27 circoli dannosi

L'ex ministro ha presentato il suo rapporto alla Festa dell'Unità. Pochi i promossi, tanti i bocciati che ora rischiano la chiusura. Orfini: "I circoli "personali" non sono una modalità sana della politica"

Per il Pd romano non è mai festa. Nel giorno dell'avvio della Festa dell'Unità, Fabrizio Barca ha presentato il suo lavoro sui circoli. Una lunga relazione, vere e proprie pagelle con tanto di bocciati, promossi e rimandati. Il quadro non è di quelli positivi. Ventisette circoli, sui 108 esistenti, sono stati giudicati "dannosi". Ora quindi un circolo su quattro rischia di chiudere i battenti.

CIRCOLI DANNOSI - Sono dannose quelle strutture che la relazione definisce "il circolo di qualcuno" o "l'arena di uno scontro di poteri". Il partito è dannoso perchè blocca il confronto sui contenuti, premia la fedeltà di filiera, emargina gli innovatori. Questi circoli sono: Torre Maura, Corviale, Torrino, Eur, Trullo, Fidene, Serpentara, Via Crema (Appio Tuscolano), Grotta Perfetta, Vigne Nuove, Aurelio Cavalleggeri, Ponte Mammolo, Borghesiana, Finocchio San Giorgio, Casal Bruciato - San Romano, Testaccio, Casalbertone, Torbellamonaca, Casalotti, Tor Di Nona, Centocelle Vecchia, Torraccia, Cinecittà (Via Flavio Stilicone), Grottarossa, Villaggio Breda, Nuova Gordiani, Ostia centro. Per l'ex ministro in questi circoli c'è un'assenza di separazione fra gruppo dirigente del circolo e Amministrazione, lontananza dai bisogni del territorio o loro uso strumentale, rarefazione o assenza di democrazia interna, trasparenza scarsa o nulla, andamento anomalo non motivato delle iscrizioni, deficit organizzativo.

6 TIPI DI CIRCOLO - "Il circolo è dannoso perché blocca il confronto sui contenuti - ha affermato l'ex ministro durante la presentazione del dossier alla festa dell'Unità di Roma - premia la fedeltà di filiera, emargina gli innovatori". Il lavoro del team ha inoltre identificato altre cinque tipologie di circolo, oltre a quello "dannoso". I più "virtuosi" sono i cosiddetti circoli-progetto. Si tratta di nove strutture in cui "gli interessi generali dei cittadini vengono privilegiati rispetto agli interessi particolari e sono perseguiti costruendo progetti che coinvolgano i cittadini nella loro attuazione". Ventotto sono invece i circoli "ponte fra società e stato", che mobilitano i cittadini "e incalzano l'amministrazione". Sono venticinque i circoli "di identità" caratterizzati da "iniziative rivolte all'esterno su temi prevalentemente di interesse nazionale". Quelli meno affidabili sono invece diciannove, diciassette cosiddetti "di inerzia" e due invece definiti "presidio chiuso". Si tratta, in quest'ultimo caso, di "circoli segnati da forte degrado sociale ed istituzionale".

RISCHIO CHIUSURA - Nella lunga relazione dell'ex ministro si sottolineano le "anomalie" dei circoli, già registrate durante la direzione romana del partito la settimana scorsa quando è stato approvato il nuovo regolamento per il tesseramento. In particolare si registrano "irregolarità" di iscrizioni in corrispondenza di votazioni o congressi. Inoltre il "38,3% degli iscritti non frequentano il circolo". "Non dobbiamo mai abbassare la guardia - il monito di Barca - Da situazioni disastrose ci si rialza e si rinnova". "Incroceremo i dati del rapporto con i nostri sugli iscritti veri e falsi e poi prenderemo le conseguenze: circoli pericolosi o cattivi verranno chiusi e commissariati entro pochi giorni, massimo una settimana". Lo afferma il commissario del Pd Roma, Matteo Orfini. "Non basta solo questo, ma è un pezzo del lavoro - continua - bisogna tagliare i rami secchi ma da questo rapporto emergono anche tanti circoli buoni".

ORFINI - Il commissario del Pd romano commenta così la relazione di Barca: "Come era prevedibile qualcuno si è risentito dei giudizi negativi ricevuti. Barca ieri ha detto ripetutamente che nel suo rapporto possono anche esserci degli errori e per questo oggi dalle 12 sarà in federazione a ricevere chi vuole chiarimenti e chi vuole spiegare il suo punto di vista. Ma su una cosa capiamoci: i circoli "personali" non sono una modalità sana della politica. Questo non significa che chi li gestisce è una persona "cattiva e pericolosa" e nessuno lo ha mai detto. Significa semplicemente che non è normale che un circolo funzioni così. A quei circoli che si sentono di essere stati giudicati ingiustamente suggerisco di andare oggi in federazione a spiegare il proprio punto di vista. Se c'è stato un errore di valutazione, Barca e il suo gruppo di lavoro lo riconosceranno. Ma a tutti voglio dire che se vogliamo davvero ricostuire questo partito dobbiamo metterci in testa che abitudini e comportamenti che hanno distrutto il Pd di Roma devono sparire per sempre. E così sarà".
 

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