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Pd Roma, congresso al via il 25 giugno. Madia si sfila: "Non mi candido"

La ministra si tira fuori dal totonomi: "Darò una mano in questo congresso per far sì che la politica del partito democratico sia degna di questa città"

Via ai giochi per il prossimo congresso del Pd Roma. Con l'annuncio dato ieri dal presidente del partito Matteo Orfini ai subcommissari nazionali, è scattato il conto alla rovescia per il congresso che dovrà eleggere il prossimo segretario cittadino. Data ufficiale  il prossimo 25 giugno. Si parte quindi, e inevitabile è il totonomi, dal quale si sfila ufficialmente il nome più caldo in questi giorni, Marianna Madia. 

L'attuale ministra per la semplificazione e per la pubblica amministrazione, a margine della presentazione del Forum PA, ha usato parole nette e senza bisogno di troppe interpretazioni. "Io non sono candidata alla segreteria del partito democratico. Ho ancora un lungo lavoro ancora da fare. Le riforme sono dei processi faticosi che vanno curati, attuati e modificati. Inoltre ho due bambini piccoli. In modo inequivocabile quindi non sono candidata". Madia poi aggiunge: "Io darò una mano in questo congresso per far sì che la politica del partito democratico sia degna di questa città. Purtroppo la città vive una fase di declino e a distanza di un anno con la sindaca raggi non mi pare la città sia più pulita. Da romana voglio far sì che roma sia una Capitale degna. Il peggioramento è oggettivo. Basta girare per le strade di Roma".

Resta tra i papabili invece Luciano Nobili. Rutelliano, poi renziano, regista della campagna elettorale di Giachetti, Nobili è molto quotato nella corrente turborenziana, come si definiscono i sostenitori dell'ex Premier della prima ora. Si tratta però di un nome poco capace di aggregare le altre anime del partito che, al contrario, non nutrono simpatie particolari nei suoi confronti. Tanti infatti quelli che gli addossano le colpe di una campagna elettorale, quella di Giachetti, troppo blindata e poco aperta alla città. Ex Ds ed orfiniani, ora convertiti al renzismo, difficilmente ne appoggerebbero la candidatura. Ecco perché il suo nome non appare credibile

Chi lavora per proporre un proprio candidato è l'attuale presidente del partito ed ex commissario del Pd romano, Matteo Orfini. La convizione da più parti è quella di un lavoro sotto traccia per trovare un accordo sia con l'ala turborenziana che con areadem del ministro Franceschini. In tal senso sarebbero sul tavolo una serie di nomi di 30enni graditi alle varie anime. Si fanno i nomi di Tobia Zevi, Giovanni Zannolla e di Andrea Baldini.

Un dialogo dal quale sembra al momento esclusa l'ala degli ex Ds - zingarettiani ed ex veltroniani - che dovrebbe presentare un proprio candidato. Un nome che potrebbe far ripartire il dialogo e nel contempo mettere fine ai giochi per il congresso è quello di Valeria Baglio. Consigliera comunale, già presidente del consiglio comunale, la Baglio è vicina sia alla corrente renziana e all'ex commissario Orfini. In passato però ha fatto parte dell'ala zingarettiana. Un nome buono quindi per ricostruire l'asse che ha portato alla candidatura di Giachetti. 

La soluzione del candidato unico, con un nome che metta tutti d'accordo, non spiace infatti alla componente zingarettiana, uscita indebolita dal congresso nazionale. A supporto della mozione Orlando, ha infatti raccolto dati deludenti, in linea, se non al di sotto, della media nazionale. Il tutto accompagnato con la perdita di alcuni circoli storicamente Ds, passati ora a maggioranza renziana. Andare ad una conta potrebbe portare ad un bagno di sangue, da evitare in vista dell'ormai prossima corsa per le regionali e della battaglia per le candidature in Parlamento. Ecco perché il nome giusto potrebbe diventare il candidato unico e quindi il nuovo segretario.

E senza nome giusto? L'obiettivo è quello di non farsi trovare impreparati. L'idea potrebbe essere quella di pescare tra gli ex presidenti di municipio. Tra gli zingarettiani due i nomi più forti: Maurizio Veloccia, ex presidente del XI municipio, e Valerio Barletta, giovane ex numero uno a Monte Mario. I giochi però sono ancora all'inizio e il totonomi pure.

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