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Patrick Zaki è cittadino onorario di Roma

Il ricercatore egiziano, studente di Bologna arrestato al Cairo nel 2020, è intervenuto telefonicamente: "Spero di poter venire presto a salutarvi tutti"

Patrick Zaki è cittadino onorario di Roma. Lo studente universitario di Bologna, nato in Egitto, è stato arrestato a febbraio 2020 al Cairo con l'accusa di aver attentato alla sicurezza dello Stato. Rimasto in carcere per quasi due anni, l'8 dicembre 2021 è stato scarcerato ma non può lasciare il Paese. La delibera, a prima firma della dem Nella Converti ma sottoscritta da tutte le forze politiche, è stata approvata all'unanimità giovedì 1 dicembre in assemblea capitolina ed è stata accolta con emozione dal diretto interessato, intervenuto in collegamento dall'Egitto. 

Zaki cittadino onorario di Roma interviene durante la discussione in aula

"E' un piacere essere con voi, a solo due giorni dalla mia ultima udienza - esordisce Zaki - e poter partecipare a questa grande cerimonia a Roma. Significa molto per me. Questo atto cade anche a pochi giorni dalla Giornata internazionale dei diritti umani (10 dicembre, ndr), un fatto che evidenzia l'impegno di Roma per i diritti umani e soprattutto per i difensori dei diritti umani". "Spero di poter venire presto a Roma . si è augurato il ricercatore, che è libero ma non può lasciare il suo Paese - e conoscere tutti voi di persona. Sarebbe un enorme piacere, continuiamo a sperare". 

Gualtieri: "Atto politico con cui Roma si stringe a lui e 60mila detenuti ingiustamente"

In aula Giulio Cesare è intervenuto anche il sindaco Roberto Gualtieri: "Roma cin questo atto vuole ribadire il sentimento dell'intera comunità cittadina di vicinanza a Patrick - ha detto il primo cittadino -, ai suoi cari e alle vittime come lui di ingiustizie assurde e ingiustificabili che scuotono le nostre coscienze. Roma con questo atto si aggiunge agli altri comuni italiani che avevano già conferito la cittadinanza onoraria a Patrick. La Capitale non poteva mancare. Quello di oggi è un atto politico con cui Roma si stringe a Patrick e alle 60mila persone detenute in Egitto che non hanno altra colpa di quella di aver esercitato i propri diritti pacificamente". 

Converti-Corbucci (Pd): "Roma baluardo della tutela dei diritti umani"

"L'ottava udienza del suo processo, che ha visto continui rinvii - commentano Nella Converti e Riccardo Corbucci - , si sarebbe dovuta svolgere il 29 novembre scorso, ma anche questa volta è stata posticipata e si terrà il 28 febbraio 2023, dopo tre lunghissimi anni d'attesa e di privazioni dei diritti umani e civili. Un rinvio aberrante in un processo ingiusto che continua a intrappolare Zaki, come lui stesso ha raccontato su Facebook, in un incubo a cui la mente non smette di tornare. Per questo motivo il riconoscimento della cittadina onoraria da parte della Capitale d'Italia, baluardo nella tutela e diffusione dei diritti umani, è un segnale importante". 

Da Demos ai Cinquestelle: "Gesto di impegno, Roma è vicina a Zaki"

"Un atto che non vuole essere solo di memoria ma soprattutto di impegno per i diritti umani nel mondo" ha commentato il consigliere capitolino e deputato di Demos, Paolo Ciani "perché in tanti Paesi ancora non si può affermare liberamente il proprio pensiero: è la realtà di tanti e troppi giovani". Per il M5S e la lista civica Virginia Raggi, quello di oggi è "un gesto simbolico, certo, ma che rende chiaro a tutti  - scrivono in una nota - come Roma Capitale sia schierata a favore di questo ragazzo innocente, colpito da un accanimento giudiziario inaccettabile che ha violato i suoi diritti più elementari". "Ringraziamo la consigliera Nella Converti per aver presentato questa delibera - aggiungono da Roma Futura i consiglieri Tiziana Biolghini e Giovanni Caudo - e il sindaco Gualtieri per averla con tutti noi convintamente appoggiata. Come Roma Futura continueremo a lottare per Patrick Zaki dai banchi dell'assemblea capitolina".

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