I rami e i legacci di conoscenze, amicizie e favoritismi nelle assunzioni in Atac cominciano ormai a prendere la forma e le misure di una telenovela, soprattutto per il numero di protagoniste e comparse che aumenta man mano che avanza la vicenda.

Dopo gli estremisti di destra, ex Nar e Terza posizione, la fidanzata dell'assessore Marchi, Giulia Pellegrino, segretaria del direttore industriale di Atac Marco Coletti e tutta una sfilza di parenti e amici, ora arriva pure il figlio del capo scorta del sindaco Alemanno.

Dal Pd tuona Miccoli: “Oggi è il turno dell'assunzione in Atac del figlio del caposcorta del sindaco Alemanno, un ex pugile professionista. La parentopoli del Campidoglio sembra non avere più fine, ed oggi tira pesantemente in causa lo stesso Alemanno. Il sindaco non si può più nascondere dietro fantomatiche commissioni d'inchiesta tanto per buttarla in caciara, come si dice a Roma".

Così, in merito alle presunte irregolarità nell'assunzione di oltre 800 persone all'Atac. "Alemanno ora deve rispondere a questa semplice domanda: sapeva dell'assunzione con chiamata diretta e a tempo indeterminato come capo ufficio nella Direzione Acquisti dell' Atac del figlio del suo caposcorta? Francamente mi pare un po' difficile solo pensare che non ne sapesse nulla - prosegue Miccoli - Comunque aspettiamo la risposta ufficiale del sindaco, che incalzeremo per conoscere la verità. Però, dopo questa ennesima rivelazione, credo che per il sindaco sia arrivato il momento di assumersi anche personalmente il peso e la responsabilità di questa vergognosa parentopoli in Atac, fra cubiste, ex terroristi di destra, 854 assunti in due anni, un buco da 120 milioni di euro, ed ora anche l'ex pugile figlio del suo caposcorta".