Marevivo e Tevere Day lanciano Teverevivo: tra i progetti rispunta il parco fluviale
Obiettivo dichiarato della nuova realtà è trovare una "governance integrata" per la valorizzazione del fiume
La nascita ufficiale è prevista nella giornata di sabato 9 aprile. E’ quella la data scelta dalla onlus Marevivo e dall’associazione Tevere Day per comunicare la nascita di Teverevivo, la nuova realtà, nata dalla loro unione “per dare forza e continuità all'impegno per l'ambiente, in particolare per il fiume storico sacro ai romani”.
Il parco del Tevere
Ed a proposito di fiume, tra gli obiettivi a cui Teverevivo prevede di lavorare, c’è quello dell’istituzione di un “parco ambientale” del Tevere. Un proposito che è stato a più riprese dichiarato e che è anche contenuto in una proposta di legge regionale, depositata nel 2014. Il corso d’acqua, che nei suoi 405 chilometri attraversa 56 comuni e quattro regioni, ha un enorme potenziale in termini paesaggistici e naturalistici. Riuscire a farne un parco, però, non è semplice. Perché sono tante le criticità ancora da affrontare ed anche perché, cosa tutt’altro che secondaria, sono molti gli attori da mettere in campo.
La ricerca di un direttore d'orchestra
“Durante i tanti anni vissuti sul fiume siamo stati testimoni di morie di pesci, di magre e di piene e quello che è sempre mancato è una governance integrata, necessaria per mettere insieme tutti i soggetti che in qualche modo sono coinvolti nella vita del fiume - ha dichiarato Rosalba Giugni, Presidente di Marevivo- L'obiettivo prioritario, quindi, è lavorare affinché si istituisca un 'direttore d'orchestra' che coordini tutti”.
E’ una sorta di precondizione, quella di lavorare sulla governance, che appare ampiamente condivisa e che è anche contemplata nella mission cui tende il contratto di fiume del Tevere. Come ha dichiarato Erasmo D’Angelis, il presidente dell’autorità di Bacino dell’Appennino centrale, “quel che serve è un patto tra istituzioni, associazioni, cittadini, per riscoprire e valorizzare quella che è un’infrastruttura ecologica unica al mondo”. Al riguardo può essere utile anche
L'orto fluviale e la navigabilità
Individuata la priorità, quella di una “governance integrata”, Teverevivo ha annunciato l’intenzione di lavorare per l’istituzione, oltre che del parco, anche di “un orto botanico fluvale”, per “ripristinare la navigabilità turistica” e per “garantire l’apertura della riva sinistra”. Ma si deve procedere per gradi, lavorando sull’attivazione delle sinergie. “Il Tevere è uno dei monumenti più importanti della città, un'icona mondiale, è l'immagine di Roma, una risorsa che deve poter tornare a essere fruita da tutti, dai romani e dai turisti. Per questo ci adopereremo affinché con tutte le istituzioni che hanno responsabilità sul fiume – ha dichiarato Alberto Acciari, Presidente dell'Associazione Tevere Day– si lavori a un tavolo unico di pianificazione”.