rotate-mobile
Politica

Verde al collasso nel cuore di Roma: pochi fondi ai municipi e ville storiche in abbandono

L'appello arriva dal Centro storico e dai parlamentini che hanno sul territorio i parchi vincolati della Capitale: "Servono più risorse e un decentramento reale"

Da villa Ada a villa Borghese, da piazza Cairoli al lungotevere, dal Pincio a villa Torlonia. Il verde romano, anche quello "di pregio", continua a versare in condizioni indegne. Non solo in periferia. Erba alta, rami a terra, fogliame ovunque fanno parte del paesaggio anche nel cuore della città. Le risorse stanziate ai municipi - che provvedono con appalti propri ai lavori di manutenzione - non bastano. E non va meglio dove le competenze restano al Dipartimento Ambiente (dipende dalla grandezza del parco e dalla presenza di vincoli), perché le gare post Mafia Capitale sono ancora ferme.

Il Servizio Giardini, struttura interna al Comune che opera ad oggi, conta un numero esiguo di giardinieri, appena 180 per 44 milioni di metri quadrati di giardini. E i due maxi appalti europei per il verde orizzontale e verticale, quelli che dovrebbero fare la differenza, del valore di 9 milioni di euro, sono stati pubblicati nell'aprile 2017 e subito bloccati da Anac. "Finalmente dopo due anni stiamo concludendo i bandi" ha detto Virginia Raggi giorni fa. Tempi biblici, e nel frattempo si arranca puntando tutto (poco) sugli affidamenti in essere dei municipi, che secondo il decentramento del verde voluto da Marino nel 2015 dovrebbero occuparsi dei giardini di quartiere sotto i 5mila metri quadrati di ampiezza. Ma anche qui, il piatto piange. 

"Siamo il municipio con più verde di Roma e abbiamo a disposizione 136mila euro per l'appalto in corso" spiega l'assessore all'Ambiente del II parlamentino a guida Pd (da San Lorenzo ai Parioli), Rino Fabiano. 136mila per 66 aree di competenza municipale. Largo Passamonti, il parco Di Lorenzo, largo Don Baldoni. "Dove interveniamo come municipio riusciamo a ottenere buoni risultati". Ma non è abbastanza. Anche se dal Campidoglio, nell'ambito dell'assestamento di bilancio, al II municipio, il più verde della Capitale con otto ville storiche, arriveranno altri 100mila euro.  

Situazione simile nel Centro storico-Prati. Del 13 settembre la pubblicazione dell'avviso per il nuovo accordo quadro del valore di 215mila euro per l'anno 2019. Al I municipio (sempre secondo quanto stabilito dal decentramento del 2015) spetta la manutenzione di 23 aree. Per altre 180 era stata fatta richiesta nel 2016 per il passaggio dal dipartimento all'ente locale. "E' necessario andare avanti con il decentramento - commenta l'assessore all'Ambiente della City romana Anna Vincenzoni - ci sono troppe aree a cui il Comune non pensa. Mi viene in mente piazza Cairoli". Certo prima ancora servono le risorse. Senza fondi anche il trasferimento di competenze diventa vano. Ma servirebbero 500mila euro (secondo stime del municipio) per quei 180 bocconi di verde reclamati, e altri tre dipendenti negli uffici municipali. Quasi un miraggio.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Verde al collasso nel cuore di Roma: pochi fondi ai municipi e ville storiche in abbandono

RomaToday è in caricamento