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Niente cargo bike nel parcheggio di Largo Micara: “L’area è privata, il Comune deve restituircela”

Il Campidoglio aveva ipotizzato di ricorrere all’area, che oggi ospita anche un mercato, per un mini hub di carico/scarico merci. Il giudice ne intima la restituzione al privato

L’obiettivo di migliorare la distribuzione delle merci in ambito cittadino non passerà per il parcheggio di Largo Micara. In quell’area, situata all’incrocio con via Gregorio VII, non è possibile sistemare cargo bike né minivan in condivisione.

La commissione mobilità

L’ipotesi di utilizzare una parte di quel parcheggio, era stata avanzata durante una commissione Mobilità svoltasi lo scorso dicembre. “Si tratta di valorizzare i nostri asset, usandoli nel modo migliore” aveva spiegato il presidente della commissione Mobilità Enrico Stefàno. Largo Micara, però, non può essere considerato un asset del Comune perchè, quell’area, appartiene ad un privato.

Un lungo contenzioso

Il parcheggio di largo Micara, dove recentemente sono stati trasferiti anche i banchi d’un mercato, è al centro di un contenzioso tra il Campidoglio e la Fondazione Nicolò Piccolomini per l’accademia d’Arte Drammatica che è proprietaria dell’area. Dal 2012 la Fondazione sta chiedendo la restituzione del parcheggio, utilizzato dal comune dietro il pagamento di un canone che era stato fissato nel 1983. Comune e proprietà non sono riuscite a trovare un nuovo accordo economico e, di conseguenza, è stato avviato un contenzioso. 

La restituzione imposta dal giudice

Il 25 settembre 2020, il Tribunale Civile di Roma, ha stabilito che “Roma Capitale è tenuta alla immediata restituzione” dell’area,, la cui “superficie è di 7719 metri quadrati” situata tra via Gregorio VII e Largo Cardinal Clemente Micare. La sentenza che fa riferimento ad un “occupazione illegittima” impone la restituzione dell’area “libera da cose e persone”. La decisione del giudice è dunque arrivata prima della commissione mobilità svoltasi a dicembre.

Da parcheggio a mercato

“Le comunicazioni  con il Comune di Roma, nonostante la sentenza, sono inesistenti e nel batterci per i nostri diritti troviamo assurdo  leggere queste dichiarazioni da parte di persone che, ricoprendo ruoli istituzionali, dovrebbero essere a conoscenza  di questa situazione che va avanti da tantissimi anni - ha spiegato Edoardo Siravo, presidente della Fondazione - Per di più sono stati ulteriormente violati i nostri diritti e quelli di tutta la categoria, che tra l’altro sta soffrendo molto a causa delle limitazioni causate dalla pandemia, spostando il mercato rionale proditoriamente, nella medesima area di Largo Micara”. I banchi temporaneamente trasferiti lì sono quelli del mercato di San Silverio,in corso di riqualificazione.

Le intenzioni del privato

La Fondazione che, ha spiegato il suo presidente, “ha come suo primo fine istituzionale quello di sostenere gli attori indigenti mettendo a reddito tutte le sue proprietà”, ha intenzione di chiedere l’immediata restituzione del parcheggio e contemporaneamente mira “a recuperare le somme sottratte negli anni precedenti”. Di sicuro, la strada per trasformare quel parcheggio in uno spazio utile alla logistica urbana, non sembra più praticabile. Niente cargo bike a Largo Micara.

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