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Politica Valle Aurelia / Largo Cardinal Clemente Micara

Il parcheggio è pubblico ma su un terreno privato: "Il Comune è occupante abusivo"

A pochi passi da San Pietro il Comune di Roma ha pagato per 30 anni la cifra irrisoria di 2500 euro l'anno a un ente benefico. Dal 2012 non versa più nemmeno quelli. Il Tribunale: "Occupante senza titolo"

Guadagna 40mila euro al giorno da una struttura che gliene costerebbe, di affitto, appena 2500. D'obbligo il condizionale perché dal 2013 non paga più nemmeno quelli. Il locatario moroso e occupante abusivo è il Comune di Roma. Dall'altra parte la vittima dei mancati (e già irrisori) incassi è la fondazione Piccolomini, ente benefico che con i ricavi degli immobili lasciati in eredità dal conte-attore omonimo, pensa al mantenimento degli artisti teatrali indigenti che fanno domanda di assistenza. 

Il parcheggio in questione si trova in largo Cardinal Clemente Micara, a due passi da piazza San Pietro. Novantaquattro posti auto e 51 per i bus turistici. Secondo i calcoli effettuati dalla fondazione parliamo di circa 150 euro l'ora di incassi, circa 37mila euro al giorno, oltre 13 milioni di euro l'anno. La struttura è stata realizzata dal Comune 30 anni fa, sul terreno, appunto, di proprietà privata. Il canone richiesto, risalente al 1983, è sempre stato di 2500 euro. Briciole rispetto alle entrate. E da qualche anno la fondazione non può contare più neanche su quelle. 

Con sentenza del 2013 il Tribunale Civile, durante un procedimento giudiziario per sfratto avviato dalla Piccolomini nel 2012, ha messo al corrente le parti: il contratto di locazione (del 1983) è nullo in quanto presente solo la firma del legale dell'ente e non quella di rappresentanti dell'amministrazione capitolina. Insomma, come scrivono i giudici, il Comune è "occupante senza titolo". Abusivo.

"Sulla questione il Comune non si è mai espresso in modo ufficiale" ci spiegano dalla Fondazione. Ma "il presidente della commissione Trasparenza, Marco Palumbo ci ha comunicato di voler trovare un accordo stabilendo una cifra più alta rispetto a quella pagata fino ad ora". Il dossier è ora al vaglio del dipartimento Patrimonio, che sta portando avanti una serie di verifiche tecniche insieme alla commissione presieduta da Valentina Vivarelli (M5s). "Ci hanno detto che stanno lavorando per risolvere il problema quanto prima". Parole che non soddisfano i vertici della fondazione. 

"Siamo molto preoccupati - ha commentato la presidente, Benedetta Buccellato – se non arrivano i denari che il Comune deve alla fondazione, come occupante al momento abusivo di un prestigioso parcheggio a due passi dal Vaticano, il nostro Ente di beneficenza corre il rischio di chiudere. Non è più tollerabile che il Comune di Roma continui ad arricchirsi alle spalle di cittadini indigenti, ledendo i loro diritti". E gli attori, per risolvere la vicenda, si dicono pronti a mobilitarsi. "Tutti sapranno che il Comune trattiene i soldi destinati agli attori anziani indigenti - avverte Massimo Reale, noto attore fiorentino, in prima linea nella difesa dei diritti dei colleghi in difficoltà - non sarà certo una bella figura per l’Amministrazione capitolina". 


 

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