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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica

Da benedetto a maledetto: il viaggio a Filadelfia che mette un freno al rapporto tra Marino e il Vaticano

Perché per il sindaco è stato così importante andare a Filadelfia? E perché il Papa nel rispondere a una semplice domanda è andato oltre a ciò che gli veniva richiesto? Cosa è accaduto davvero per suscitare un simile incidente diplomatico? Il riassunto di una vicenda a suo modo storica

Non c'è nulla da smentire. Che tutto sia nato da una domanda poco precisa sono d'accordo sia dal Campidoglio sia dalla Santa Sede. Papa Francesco “ha risposto per quel che sapeva” la precisazione del portavoce di sua Santità Federico Lombardi. Eppure la polemica sull'ennesimo viaggio oltreoceano del sindaco Ignazio Marino questa volta sembra proprio essere sfuggita di mano e, con il Giubileo alle porte e una macchina organizzativa non proprio semplice da gestire, l'incidente diplomatico è destinato a lasciare il segno. E' così che un viaggio che poteva servire a dare una 'benedizione' a Marino a poche settimane dal grande evento religioso è finita col "mettere un freno al rapporto", per usare le parole di Monsignor Paglia.

Dallo staff solo una nota 'tecnica' per giustificare la presenza di Marino all'evento. Poi il silenzio con il sindaco che, per presenziare alla Festa del Cinema all'Auditorium, ha dribblato telecamere e giornalisti chiudendosi in un silenzio senza commenti. Anche dalla Santa Sede poche parole, ufficiali, di commento. E poi il ghiaccio è stato rotto senza molti filtri dallo scherzo telefonico della Zanzara dove un finto premier Renzi ha fatto aprire monsignor Vincenzo Paglia: “Certo che si è imbucato” la supposizione. L'ultimo, nuovo, capitolo di una polemica partita, per i romani, i giornalisti e il mondo politico (di maggioranza e opposizione) molto prima delle parole del Pontefice.

LA TELEFONATA - "Il Papa era furibondo con Marino"

VACANZA LUNGHE, EPPUR SI RIPARTE - A pochi giorni dal suo ultimo rientro, infatti, Marino ha deciso di ripartire un'altra volta verso gli Stati Uniti. Forse non ne aveva avuto abbastanza delle polemiche in merito alle sue ferie estive. In quei venti giorni d'agosto era successo di tutto in sua assenza, compresi i funerali show di Vittorio Casamonica grazie ai quali le immagini di Roma avevano fatto il giro del mondo non proprio offrendone una buona pubblicità. O forse alla richiesta ufficiale delle autorità di Filadelfia proprio non ha saputo dire di no. Senza dimenticare che, sempre in sua assenza, i romani hanno vissuta l'ennesima giornata da dimenticare con la metro A bloccata per ore con tutte le conseguenze del caso.

A FILADELFIA, PERCHE'? - Ufficialmente, come spiegato nella nota con cui il Campidoglio ha chiarito le parole di Papa Francesco, “il viaggio a Filadelfia del sindaco di Roma nasce da una serie di incontri avuti con le autorità del Comune americano: a giugno il sindaco Michael Nutter e l’arcivescovo Charles Chaput, insieme a una folta delegazione della città, hanno incontrato Ignazio Marino in Campidoglio proprio in preparazione del viaggio papale e per formulargli l’invito ufficiale” scrive la nota. “In vista dell’appuntamento dedicato alle famiglie, il sindaco aveva anche incontrato monsignor Vincenzo Paglia con il quale aveva anche discusso della sua presenza all’evento di Filadelfia”. A prescindere da chi abbia invitato Marino, la decisione di allontanarsi da Roma per l'ennesima volta è stata giudicata come poco opportuna. 

LE DOMANDE DEI ROMANI - Prima delle polemiche in merito alle parole del Papa una domanda per i cittadini romani sorge spontanea. Cosa ha spinto il sindaco Marino a considerare così importante la sua presenza negli Stati Uniti? Una lezione all'università di Temple dove ha elargito consigli agli studenti sul 'mestiere di sindaco'. Un incontro con  la King Baudouin Foundation United States che ha aperto uno specifico fondo dedicato a Roma, denominato “Rome Heritage”, grazie al quale i mecenate statunitensi che vogliono sostenere le bellezze della Città Eterna potranno godere di agevolazioni fiscali. Infine la presenza all'incontro mondiale delle famiglie. 

IL PAPA E I SASSOLINI NELLA SCARPA - Cosa abbia spinto il 'sindaco delle unioni civili' ad impegnarsi tanto da volare dall'altra parte del mondo per essere presente a un'iniziativa cattolica celebrativa della famiglia tradizionale è terreno di ipotesi e ricostruzioni politiche. Sta di fatto che alla domanda, seppur mal posta, sulla presenza del primo cittadino a Filadelfia Papa Francesco ha risposto abbastanza infastidito: "Io non ho invitato il sindaco Marino, chiaro? E neppure gli organizzatori, ai quali l'ho chiesto, lo hanno invitato”. Avrebbe potuto fermarsi e limitarsi a "Io non ho invitato il sindaco Marino". Ha invece aggiunto stizzito un "chiaro?" e ci ha tenuto ad aggiungere, "neppure gli organizzatori".  Ma è andato anche oltre dicendo: “Si professa cattolico, è venuto spontaneamente”.

PERCHE' E' ANDATO OLTRE? - Da un punto di vista giornalistico è qui, è in questo andare oltre, che si insinuano le domande che danno adito ai retroscena più fantasiosi. Marino stalker? Marino con qualcosa da farsi perdonare? Marino in cerca di appoggi politici? Marino in cerca di accreditamento presso la santa Sede? Marino a caccia di un selfie attira click? Cosa è successo davvero a Filadelfia? E' nella risposta a questa domanda il caso politico e tutta la debolezza, o la forza, del sindaco.

LA TELEFONATA - A cancellare la forza di tutti i retroscenisti ci ha pensato ieri sera Cruciani con il suo programma La Zanzara. Un perfido scherzo, già usato in passato, ha fatto vomitare a Monsignor Paglia la verità, rispondendo di fatto a tutti i quesiti. Come sono andate le cose? “Secondo me le cose sono andate che lui ci ha brigato per... sfruttare questa situazione, e questo fa imbestialire il Numero Uno”. Alla domanda se il sindaco si è imbucato poi la risposta non ha lasciato molto margine di dubbio. “Certo che si è imbucato. Poi io non lo so che cosa si sono detti con Nutter (il sindaco di Filadelfia, ndr). Il sindaco è una brava persona. Però nessuno lo ha invitato ufficialmente da parte nostra, assolutamente. Io ci parlai una volta, ma così. Il Papa era furibondo”. E ancora: “Lui quando stava lì ha insistito per vederlo e rivederlo e questo ha fatto scocciare tremendamente il Papa. Probabilmente Marino aveva qualcosa da farsi perdonare a Filadelfia, poi sta cercando in ogni modo un appoggio, ma questo sai con il nostro non funziona...Però indubbiamente, è chiaro, questo mette un bel freno al rapporto".

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