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Papa Francesco a Casal Bertone: "Roma soffre di degrado e abbandono"

Queste le parole del Pontefice durante la celebrazione del Corpus Domini nel quartiere di Casal Bertone

Roma, una "città affamata di amore e di cura, che soffre di degrado e abbandono". Con una frase Papa Francesco riassume il caos vissuto dalla Capitale. Tornato nella periferia romana per celebrare i riti del Corpus Domini, dal sagrato di Santa Maria Consolatrice a Casal Bertone, ha parlato dell'Urbe. "Davanti a tanti anziani soli, a famiglie in difficoltà, a giovani che stentano a guadagnarsi il pane e ad alimentare i sogni, il Signore ti dice: 'Tu stesso dà loro da mangiare'". E ancora: "Attenzione a chi grida più forte e con più rabbia, attenzione a chi trasmette arroganza, attenzione a chi disprezza e insulta". Papa Francesco avverte di stare attenti a non lasciarci contagiare da questi atteggiamenti, che oggi sembrano prevalenti nella nostra società. 

Per il Pontefice "è triste vedere con quanta facilità oggi si maledice, si disprezza, si insulta. Presi da troppa frenesia, non ci si contiene e si sfoga rabbia su tutto e tutti. Spesso, purtroppo, chi grida di più e più forte, chi è più arrabbiato, sembra avere ragione e raccogliere consenso. Non lasciamoci contagiare dall'arroganza - esorta ancora il Papa - non lasciamoci invadere dall'amarezza. Il popolo di Dio ama la lode, non vive di lamentele; è fatto per le benedizioni, non per le lamentazioni e le maledizioni". 

"Le parole di bene generano una storia di bene. Benedire fa bene, perché è trasformare la parola in dono. Quando si benedice, non si fa qualcosa per sé, ma per gli altri. Benedire non è dire belle parole, non è usare parole di circostanza; è dire bene, dire con amore". Ricorda il Pontefice: "Quante volte anche noi siamo stati benedetti, in chiesa o nelle nostre case, quante volte abbiamo ricevuto parole che ci hanno fatto bene, o un segno di croce sulla fronte. Siamo diventati benedetti il giorno del Battesimo e alla fine di ogni Messa veniamo benedetti". Il Papa spiega che "l'Eucaristia è una scuola di benedizione. Dio dice bene di noi, suoi figli amati, e così ci incoraggia ad andare avanti. E noi benediciamo Dio nelle nostre assemblee, ritrovando il gusto della lode, che libera e guarisce il cuore. Veniamo a Messa con la certezza di essere benedetti dal Signore e usciamo per benedire a nostra volta, per essere canali di bene nel mondo".

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