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La Capitale piange Paolo Ramundo: un punto di riferimento per l’agricoltura romana

Pioniere nell’occupazione delle terre incolte, Ramundo è stato salutato per l'ultima volta alla Cobragor, la Cooperativa che aveva co-fondato

Il giorno dell’addio è stato il 30 agosto. Il luogo, l'azienda agricola Co.Br.Ag.Or. Un acronimo che sta per Cooperativa Braccianti Agricoli Organizzati, la realtà che Paolo Ramundo ha contribuito a fondare nel lontano 1977.

Un pezzo di storia

Chi era Paolo Ramundo, la persona che tanti stanno ricordando con affetto? Era “un pezzo da novanta di Roma”, stando alla definizione della consigliera regionale Marta Bonafoni. “Paolo è un pezzo di storia di questa città, un pezzo nobile e popolare”. Così lo ha ricordato il minisindaco Giovanni Caudo. “E' stato l'animatore del Parco Agricolo di Casal del Marmo. E – ha aggiunto il presidente del Municipio III - L'ho sempre considerato l'interlocutore migliore per la prospettiva di una Roma Agricola, la incarnava nel corpo, nella mente e nelle mani”.

In prima linea nella promozione delle terre incolte

Ramundo, fondatore del movimento politico Gli Uccelli, era una “persona di grandissima intelligenza, ironia e cultura”. Con queste parole è stato definito da Antonio Onorati. Con lui l’ex presidente dell’Arsial ha dichiarato di aver condiviso la militanza “per un periodo della mia vita” nel movimento che “promuoveva l’utilizzo di terre pubbliche ed incolte ad uso agricolo e produttivo”. Il contesto in cui è nata l’esperienza di Cobragor. Oggi un’azienda che sorge, usando le parole del suo compianto fondatore in occasione del RomAgricola 2019, “in una pregevole porzione di campagna romana ancora integra tra Primavalle e Ottavia, circondata da aree urbane intensamente abitate”.

Appassionato e determinato

“È stato fin dall’inizio un punto di riferimento sul territorio indispensabile, e con la Cooperativa Cobragor animata da lui fin dalla nascita, hanno sempre rappresentato dei partner appassionati e determinati nelle sfide del rapporto tra Parchi e agricoltura, agricoltura biologica e agricoltura sociale” ha commentato la scomparsa di Ramundo l’ente regionale RomaNatura. La città ha perso un protagonista del mondo agricolo che, in oltre quarant'anni, ha dimostrato di aver seminato bene. Le tante testimonianze raccolte ne rappresentano la concreta dimostrazione. 
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