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Venerdì, 29 Marzo 2024
Politica

Quando Paolo Ferrara diceva: "Il gruppo consiliare nel municipio VIII è compatto e determinato"

Palumbo (Pd): "Alla faccia della compattezza! #stellecadute"

Un post su facebook è per sempre. I grillini, che della capacità di usare i social network hanno fatto un vanto, dovrebbero saperlo più di altri. Ecco perché oggi, nel giorno delle dimissioni di Paolo Pace presidente dell'VIII municipio,  viene da sorridere a rileggere, 9 giorni dopo, il post di Paolo Ferrara, capogruppo capitolino del Movimento Cinque Stelle. 

A lui era stata affidata la ricomposizione delle fratture nel municipio. E lui, convinto di esserci riuscito, con fierezza relazionava la sindaca Raggi, pubblicamente. 

"Virginia Raggi, oggi sono andato al Municipio VIII per una seduta del Consiglio. Ho trovato il gruppo consiliare del Movimento 5 Stelle compatto e determinato nel portare avanti il lavoro sul territorio. Con la giusta serenità dopo alcune diversità di opinione. Forza!". 

Il tutto accompagnato da una foto. L'ennesimo tentativo di negare la realtà, di riscriverla, di indurre in chi sostiene il MoVimento un pensiero contro i giornalisti. C'è infatti nei commenti chi si chiede: "Ma come sui giornali dicevano che stava succedendo un caos , che volevamo sfiduciare Pace?". E Paolo Ferrara che fa? Dice: "La foto parla chiaro!". Ed ovviamente c'è chi trascende nei commenti, senza che il capogruppo capitolino ne prenda le distanze: "Grande Paolo, avanti così ..!!! I giornali scrivessero le c*** che vogliono .....!!!". 

E non a caso oggi Ferrara finisce deriso dal Pd. E' il consigliere in Campidoglio Marco Palumbo a scrivere: "Paolo Ferrara il 7 marzo trova in Municipio VIII un gruppo 'compatto e determinato'... alla faccia della compattezza! #stellecadute". 

E Ferrara, scottato dal fallimento della sua trattativa, oggi scarica Pace e in una nota scrive: “Quello di Pace è un atto di profonda irresponsabilità politica. Abbiamo tentato in ogni modo di far rientrare la situazione, abbiamo dialogato, cercato punti d’incontro, ma dall’altra parte abbiamo trovato un muro dietro il quale, evidentemente, si nasconde una profonda incapacità a gestire il mandato conferitogli dai cittadini romani. Pace non pensi, ora, di mettersi a fare il piccolo politico, di salire su un carro diverso da quello che l’ha portato alla guida del VIII Municipio. Sarebbe un alto tradimento della fiducia che i cittadini gli hanno assegnato sotto l’egida del MoVimento 5 Stelle: perché, alla fine, i romani hanno votato il M5S e il suo progetto, non una singola persona. Questi sono i principi del MoVimento e Pace, con quello che si appresta a fare, si sta già ponendo fuori dal M5S. Perché deve essere chiaro a tutto, dal Campidoglio a Ostia: non siamo andati al governo della città per vivacchiare o fare esperimenti”. 
 

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