Niente impianti fotovoltaici sui terreni agricoli di pregio: la proposta della Regione piace a Coldiretti
David Granieri (Coldiretti): "Pannelli fotovoltaici meglio su tetti di stalle e magazzini"
Sì alle energie rinnovabili se non hanno impatti sull’ agricoltura. Soprattutto se è quella destinata alle produzione di pregio.
Cosa prevede il dispositivo
In commissione Bilancio è passato un emendamento, firmato dal consigliere Mauro Buschini, alla proposta di legge n 294 che interviene per regolamentare la presenza di pannelli fotovoltaici. In particolare, ha spiegato lo stesso Buschini, il dispositivo interviene “per impedire la realizzazione di impianti a terra destinati alla produzione di energia rinnovabile sui terreni di particolare pregio agricolo perimetrati e riconosciuti ufficialmente come DOP, IGP, STG, DOCG, DOC, e IGT”.
Il plauso di Coldiretti
L’iniziativa ha ricevuto il plauso di Coldiretti. “Siamo a favore dell’utilizzo delle energie rinnovabili – ha spiegato David Granieri, il numero uno della Coldiretti regionale - ma è necessaria una pianificazione urbanistica e servono delle norme chiare in questa materia. Non possiamo permetterci di consumare suolo agricolo produttivo con l’installazione di pannelli fotovoltaici, che potrebbero, invece, essere installati sui tetti delle stalle o dei magazzini, così come molte nostre aziende stanno già facendo”.
Agricoltura, energie rinnovabili e turismo
A destare preoccupazione è il proliferare delle richieste per l’installazione di nuovi impianti fotovoltaici. Il timore di Coldiretti è anche legato alle ripercussioni che questi interventi potrebbero avere anche sul settore turistico, con un’inevitabile perdita di appetibilità del patrimonio artistico e culturale dei territori interessati, oltre al danno paesaggistico che ne deriverebbe.
Transizione ecologica ed enogastronomia di qualità
“Rimane ovviamente la possibilità di installare impianti esclusivamente per l'efficientamento energetico a servizio delle attività agricole” ha aggiunto Buschini che ha sottolineato come, con questo atto legislativo, la Regione Lazio punti a “ribadire l'impegno per una innovativa politica ambientale riuscendo a coniugare la transizione ecologica con la tutela e il rispetto dei prodotti enogastronomici della nostra terra”.