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Panchine "letterarie" per promuovere la cultura romana

L'idea contenuta in una mozione dei consiglieri di Fratelli d'Italia è stata approvata ieri in Consiglio comunale

Panchine a forma di libro aperto, decorate, con frasi che richiamano opere letterarie antiche e moderne, in ogni angolo della città. L'idea, già sperimentata all'estero e in diverse città d'Italia, potrebbe arrivare anche nella Capitale. Ieri la mozione presentata dai consiglieri di Fratelli d'Italia è stata approvata dal Consiglio comunale. Nell'atto la richiesta, diretta al sindaco e alla giunta, di realizzare e installare le cosiddette "panchine letterarie", un mezzo non solo decorativo ma anche di promozione della cultura in città. 

L'idea è quella, si legge, "di evidenziare figure di estremo rilievo culturale e letterario, rievocare scrittori che hanno esaltato il mito delle origini di Roma", fino a quelli che "con il dialetto romanesco tradizionale ne hanno valorizzato la sua tipicità come variante e diffusione sul territorio della lingua italiana". E "permettere di creare dei percorsi integrati culturali, dove queste panchine, identifichino luoghi iconici della città". D'altronde la Capitale non manca certo di figure di estremo rilievo culturale e letterario. Dagli autori della Roma antica ai versi del Belli e di Trilussa. Un'idea quella delle panchine letterarie già realizzata fuori Roma. 

La storia delle panchine a libro

Le prime sono state installate a Londra a partire dal 2014 da un'associazione no profit: 50 panchine a forma di libro aperto decorate da illustratori professionisti e artisti locali. Ogni panchina rappresenta un'opera letteraria dei maggiori autori inglesi e mondiali. In Italia le prime sono comparse a Foggia, con panchine ispirate ai libri più belli della storia. Poi ancora a Macchiagodena, in Molise, a Terrasini in Sicilia, a Napoli, a Ercolano. Nel Lazio alla fine del 2021 sono state inaugurate delle panchine a tema dantesco per il progetto "Eterno Dante" in 12 Comuni della regione, con alcuni dei versi più significativi della Divina Commedia. Le ultime hanno abbellito l'Aquila, a febbraio 2022, con citazioni di scrittori celebri quali Hemingway, Merini, Gadda, Silone. 

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