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Politica San Lorenzo / Via dei Volsci

San Lorenzo, Palestra Popolare sotto sgombero: "Dovrete passare sui nostri corpi"

Questa mattina allo spazio di via dei Volsci è arrivata la lettera del dipartimento Patrimonio dell'amministrazione capitolina. "Vogliono cancellare la storia di spazi come il nostro"

Si allunga giorno dopo giorno la lista delle realtà sociali sotto sfratto da parte del Comune di Roma per effetto della 'delibera 140'. Questa mattina la lettera del dipartimento Patrimonio capitolino è arrivata alla Palestra Popolare di San Lorenzo, in via dei Volsci. “Abbiamo ricevuto l'ordinanza di sgombero, figlia della politica scellerata del commissario sTronca e della delibera 140 che è passata grazie a Nieri e co” denunciano sulla propria pagina Facebook. “Vogliono svendere il patrimonio pubblico di questa città, vogliono cancellare la storia di spazi come il nostro, che è cresciuto sulle ceneri di politiche sociali che non rispondevano ai bisogni della gente”. 

“Dalla nostra palestra, che prima era un laboratorio artigiano abbandonato, sono passate ormai due generazioni di allievi e allieve”. Spiegano: “Oggi abbiamo più di cento bambini che frequentano i nostri spazi, facendo sport di qualità a prezzi popolari. Molti sono figli di chi per questa palestra ha speso tempo ed energie per trasformarla in spazio sociale aperto a tutti, anche a chi non potrebbe mai permettersi di fare sport (rifugiati, disabili, persone inviateci dai servizi sociali)”. Dalla Palestra Popolare di San Lorenzo promettono battaglia: “Noi vantiamo crediti e dovrete passare sulle migliaia di corpi che ergeranno barricate davanti al deserto che volete creare” concludono. 

I locali della Palestra Popolare di San Lorenzo, come tante altre realtà sotto sfratto, sono di proprietà dell'amministrazione capitolina, date in concessione. Con la lettera, il dipartimento Patrimonio ha manifestato la volontà di non “procedere al rinnovo”. Il motivo è da far risalire alla delibera 140 approvata dall'amministrazione di Ignazio Marino il 30 aprile del 2015. “E' in corso un riordino gestionale del patrimonio capitolino per procedere all'assegnazione dello stesso in osservanza delle prescrizioni della normativa vigente in materia” si legge nella lettera. 

Dopo anni di attività, la lettera dell'amministrazione capitolina concede dieci giorni di tempo dalla ricezione della lettera per “rilasciare bonariamente il bene, libero da persone o cose”. Inoltre il Comune chiede, a titolo di indennità di occupazione il “100 per cento del valore di mercato a decorrere dal giorno successivo alla data di scadenza della concessione fino alla data di rilascio dell'immobile”. 

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