Spinaceto, monta la protesta contro lo sgombero della palestra popolare: Vivarelli lo sospende
L'assessora: "Voglio tranquillizzarvi". Il presidio indetto dalle realtà solidali per mercoledì mattina, però, è rimasto: "Sfratto sospeso non revocato"
Sgombero sospeso, ma non annullato, dopo la mobilitazione delle realtà sociali. È questo, in sintesi, quanto accaduto nelle ultime ore alla palestra popolare Asd Street of life di Spinaceto, di proprietà del Comune di Roma, attiva da ormai vent’anni all’interno di una scuola abbandonata. Il tam tam per chiamare la mobilitazione è scattato nei giorni scorsi: mercoledì 28 aprile, alle ore 8, presidio in via Avolio 60/a, proprio accanto al Teatro della Dodicesima, un altro spazio di proprietà capitolina.
Il procedimento di riacquisizione in autotutela è stato avviato circa due mesi fa dal dipartimento capitolino Patrimonio: il termine sarebbe dovuto scadere domani. Lo sgombero, infatti, fino a poche ore fa, era confermato, nonostante il ricorso pendente e l’udienza fissata per il 21 ottobre 2021. Così la solidarietà attorno al destino della palestra è cresciuta con il passare delle ore. E con essa anche la visibilità mediatica.
Nella mattinata di oggi arriva il post dell’assessora al Patrimonio, Valentina Vivarelli, che annuncia la sospensione dello sgombero e l’applicazione della delibera 363/2020, che affida temporaneamente gli spazi ai concessionari fino alla messa a bando che, nei piani del Comune, dovrebbe avvenire dopo la pubblicazione del regolamento di assegnazione di tale patrimonio, atteso da cinque anni e non ancora approvato per divergenze interne alla maggioranza pentastellata. Il quadro è quello della delibera 140 del 2015, in seguito alla quale sono scattate richieste di arretrati a canoni di mercato e sgomberi, molti dei quali già portati a termine, a decine di spazi destinati ad attività sociali all’interno del patrimonio capitolino.
L'assessora ha fatto sapere di aver chiesto agli uffici del dipartimento capitolino di applicare "correttamente" la delibera. “Voglio rassicurare gli utenti e gli sportivi”, ha scritto Vivarelli. “Anche questa realtà, al pari delle altre associazioni in concessione con Roma Capitale, ha la possibilità di utilizzare l’immobile garantendo i servizi e la conservazione del bene nell’interesse del territorio, secondo le modalità operative della Delibera 363/2020 della Giunta capitolina (approvata nel dicembre del 2020, ndr)”, continua l’assessora. “Mi sono subito attivata affinché questa nuova disciplina venga applicata correttamente dal Dipartimento Patrimonio”.
L’annuncio di Vivarelli non ha tranquillizzato quanti, da ormai 20 anni, garantiscono a giovani e anziani la possibilità di praticare sport, in particolare arti marziali, a prezzi stracciati. “L’assessora ci tranquillizza ma lo sgombero è solo sospeso. La nostra situazione non è sistemata”, commenta a Romatoday Gilberto Berlen, presidente della Asd Street of life, che conferma il presidio di domani mattina. “Negli anni abbiamo ristrutturato questa palestra che era stata lasciata dall’amministrazione in condizioni indegne, fino a diventare un fiore all’occhiello in un quartiere dove è rimasto poco o niente. Ci abbiamo messo anima e corpo utilizzando tutti gli introiti della palestra”.
Oggi la palestra è chiusa a causa delle restrizioni anti Covid ma, di solito, è frequentata da oltre un centinaio di persone. “Siamo aperti a tutti e a prezzi molto bassi, non siamo un’attività commerciale. Il Comune se la vuole riprendere e per farci cosa? Niente, lasciare che torni l’abbandono che c’era prima, come accaduto con gli spazi sgomberati fino ad oggi. Faccio davvero fatica a capire”, conclude Berlen.
In sostegno della palestra popolare si è espresso il consigliere di Sinistra per Roma e deputato di Leu, Stefano Fassina, che ieri aveva lanciato un appello alla sindaca Virginia Raggi. Dopo la notizia della sospensione dello sgombero, ha scritto: “Apprendiamo con un sospiro di sollievo la decisione di sospendere lo sgombero. La persecuzione delle associazioni impegnate negli immobili capitolini, però, rimane, nonostante i concessionari siano in regola con il canone e offrano a prezzi solidali una qualificata occasione di sport a un territorio povero di attività accessibili a tutti”. Infatti, la sospensione dello sgombero, continua il consigliere “non ha effetto sul procedimento di riacquisizione in autotutela attuato dal Comune di Roma e costringe comunque i concessionari ad una costosa resistenza in tribunale. Il calvario sopportato da Street of the life accomuna altre centinaia di associazioni in tutta la città”.
A mobilitarsi domani insieme alla palestra popolare anche gli attivisti di Caio, Comunità per le autonome iniziative organizzate, della quale fanno parte diversi spazi di proprietà comunale. “Vorremmo ricordare che un ricorso uguale a quello presentato dalla Street of life è già stato vinto da un’altra realtà del territorio. Il Tribunale ha stabilito che queste riacquisizioni in autotutela sono illegittime”, spiegano gli attivisti. “Restiamo basiti da quanto scrive l’assessora Vivarelli, che è l’esatto opposto di quanto portato avanti dall’amministrazione di cui lei fa parte. Lo sgombero è sospeso e non definitivamente archiviato. Siamo comunque costretti a resistere in Tribunale”, scrivono gli attivisti di Caio.
Proprio domani mattina la commissione capitolina Patrimonio, presieduta da Francesco Ardu, si riunirà per discutere il Regolamento dei beni appartamenti al patrimonio demaniale e indisponibile di Roma Capitale. L'appuntamento è alle 9.30 quando molte realtà saranno a Spinaceto, in solidarietà con la palestra popolare.