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Rimpasti e supergiunte, tra smentite e polemiche Orfini si sta prendendo Roma

Il commissario del Pd romano smentisce incontri per discutere della giunta. Lo stesso fa il Campidoglio. L'iper attivismo dell'ex giovane turco però è sotto gli occhi di tutti e di fatto oggi ha fatto cadere la narrazione di un Marino lontano dalle logiche di partito

"Dimettiti". "Vattene". "Presentategli una mozione contro". "Non voti? Sei fuori!".  "Supergiunte? No, progetti per Roma". C'era una volta un commissario del PD romano chiamato da Matteo Renzi a ripulire un partito capitolino devastato da Mafia Capitale. A sei mesi di distanza Matteo Orfini più che incidere sul partito, fermo alla pesante relazione di Barca, sta lavorando politicamente sulla città, sulle sue istituzioni, mascherando il suo interventismo politico istituzionale come interventi sul PD.

In questi giorni è lui il deus ex machina di tutto ciò che sta accadendo politicamente a Roma. Il municipio VI è chiacchierato e va commissariato? Facciamo credere che il Pd sia arrivato prima di lui. "Scipioni vattene" diventa così il mantra dell'ex giovane turco, poi renziano ed ora un po' qui un po' lì. Scipioni non se ne va? Allora scatenategli contro una mozione. Non la voteranno tutti? Saranno fuori dal partito!

Gabrielli dice che ci sono dirigenti da rimuovere? Vediamo chi sono (leggi incontro con Silvia Decina raccontato su Repubblica). A Ostia c'è la Mafia e c'è bisogno del commissariamento vero e proprio? Bene, ma bisogna dire che il Pd ha fatto prima: Sabella deve restare in sella. Proponiamolo come commissario.

Orfini fa e Orfini disfa. Anche sui giornali. Così oggi Repubblica pubblica il retroscena dell'incontro con Marino. "Ignazio devi cambiare la giunta, mettere da parte Nieri e inserire un vicesindaco del Pd". E' la supergiunta, quella che vuole Renzi, ma ottenuta con i metodi e i tempi del commissario romano. E' Orfini, secondo Repubblica, ad imporla e Marino deve abbozzare, deve chinarsi ai voleri del partito, fa sapere Giovanna Vitale su Repubblica. E perché? Perché lo stesso Orfini è quello che in queste settimane ha tenuto a bada Renzi contro il sindaco in difficoltà. Se non ti adegui, è il ragionamento che viene fuori dalle pagine del quotidiano di Ezio Mauro, ti abbandono anche io e allora i problemi saranno grossi.

Qualcuno l'aveva indicato come la ciambella di salvataggio del sindaco. Erano i giorni caldi del pressing renziano. Lui, in silenzio, aveva rassicurato Marino. Dietro, raccontavano i ben informati, c'era la volontà di Orfini di prendersi definitivamente il partito romano. E in queste settimane di strada ne ha fatta l'ex pupillo di D'Alema. Roma appare sempre più sua, sempre più ai suoi piedi. C'è chi dice che abbia mire da sindaco. Chi invece che si stia facendo prendere la mano. C'è chi invece ne loda il lavoro di azzeramento del Partito romano. Qualcuno, leggi Scipioni, lo accusa di iper attivismo per mascherare il mancato cambiamento. 

Di fatto lui lavora in silenzio, mettendo a tacere e smentendo chi gli accende i riflettori addosso. "Ieri ho incontrato Ignazio Marino. Abbiamo parlato di progetti per Roma. Non di rimpasti. Con buona pace dei retroscena pubblicati oggi", fa sapere via twitter.  Lui smentisce e a stretto giro lo segue anche il Campidoglio che quasi stizzito fa sapere: "Nell'incontro avvenuto ieri in Campidoglio tra il sindaco di Roma Ignazio Marino e il commissario del Pd romano e presidente del Partito Democratico Matteo Orfini sono stati affrontati argomenti che riguardano il futuro e il cambiamento della città. Tutte le voci e i retroscena usciti sui giornali di oggi a proposito di rimpasti o fantasiosi totonomi sono del tutto privi di ogni fondamento". 

Di certo quindi (stiamo alle note ufficiali) possiamo dire che c'è il responsabile del partito che parla con il sindaco, che si racconta estraneo e lontano dalle logiche del PD, di progetti per la città. Le logiche di partito sono entrate in Campidoglio e il primo cittadino le ha ascoltate. Nei prossimi giorni capiremo se "i marziani sono sbarcati sulla terra" e se a Roma comanda ancora Marino.

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