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Dopo l'incendio a Malagrotta Gualtieri firma da commissario ai rifiuti. Scelte le aree per la trasferenza

La prima ordinanza da commissario prevede l'appoggio temporaneo dell'indifferenziato negli stabilimenti Ama di Ostia e Ponte Malnome. La rabbia della valle Galeria: "Non è bastato l'incendio, ci tocca anche l'immondizia"

Il sindaco Roberto Gualtieri sfrutta da subito i poteri speciali conferitogli a metà maggio dal governo centrale (per la realizzazione di un termovalorizzatore) e li applica all'emergenza rifiuti in corso a Roma, firmando la sua prima ordinanza da commissario straordinario. Nel documento, datato 16 giugno 2022, viene autorizzata la trasferenza di quantitativi di rifiuti aggiuntivi in due aree di Roma: lo stabilimento Ama di Ponte Malnome e quello di via Romagnoli a Ostia. Una mossa necessaria, dopo l'incendio che mercoledì sera ha messo fuori uso i due tmb di Malagrotta, per liberare immediatamente le strade dei rifiuti che al momento non hanno una destinazione per il trattamento. Centinaia di tonnellate prodotte ogni giorno. 

Cos'è la trasferenza

Cosa si intende con il termine "aree di trasferenza"? Si tratta di aree di deposito temporaneo dove l'immondizia indifferenziata raccolta in città, da inviare al trattamento per la selezione e il recupero della frazione secca e umida, viene sistemata e "parcheggiata" dai camion di Ama in siti appositamente attrezzati per contenerla, in attesa di trovare gli sbocchi che mancano, quelli alternativi agli impianti di Malagrotta al momento non utilizzabili. Dopo il conferimento nel sito, i rifiuti devono essere spostati entro 48 ore. 

Cosa dice l'ordinanza 

Nel dettaglio, come riportato nell'ordinanza che RomaToday ha potuto visionare, il sindaco commissario autorizza per Ponte Malnome (via Benedetto Luigi Montel) un quantitativo giornaliero di ulteriori 400 tonnellate, che si aggiungono alle 300 già autorizzate dal 2019, e fino a un massimo di 700. Per lo stabilimento di Ostia il quantitativo giornaliero massimo è invece di 150 tonnellate al giorno. Gli effetti del provvedimento, si legge, dovranno limitarsi "al tempo strettamente necessario all'individuazione delle più opportune soluzioni idonee al superamento delle criticità in essere, e comunque a un periodo non superiore a 60 giorni dall'entrata in vigore della presente ordinanza". 

Ordinanza aree di trasferenza

Il piano per salvare Roma 

L'individuazione dei siti per la trasferenza fa parte del piano a cui Gualtieri sta lavorando in queste ore per far fronte all'emergenza rifiuti post incendio. Ricordiamo che il tmb numero 2 è stato direttamente coinvolto dal rogo, e trattava 900 tonnellate al giorno, il tmb numero 1 invece, da 600 tonnellate, non è stato interessato dalle fiamme e resterà fuori uso solo qualche giorno. Il tempo di mettere in sicurezza l'area. 

Al momento uno sbocco certo già trovato è quello del tmb di Rida Ambiente ad Aprilia, che tratta già da oggi, secondo quanto comunicato da Gualtieri dopo un vertice d'urgenza in Prefettura, 750 tonnellate al giorno. Quantitativo che potrebbe successivamente aumentare. Restano circa altrettante tonnellate da ricollocare. Nell'attesa di capire dove, la trasferenza serve a non farle accumulare in strada. 

La protesta dei cittadini

Una scelta quella dei siti di trasferenza che già solleva malumori in quella stessa valle Galeria colpita dall'incendio e protagonista di anni di battaglie contro l'inquinamento ambientale del territorio. "Non è bastato l'incendio? Non è bastato che non possiamo aprire le finestre e anche se le apriamo l'aria è comunque irrespirabile?" si sfoga Monica Polidori, abitante di Monte Stallonara, tra gli attivisti del comitato Valle Galeria Libera. "Siamo di fronte un disastro ambientale e Gualtieri cosa fa, raddoppia la trasferenza di rifiuti ancora una volta nella valle Galleria. Siamo arrabbiati, non c'è altro da dire". 

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