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Cortei: Alemanno verso protocollo più restrittivo, contro sindacati e opposizione

Alemanno vuole più restrittivo il protocollo sui cortei del 2009, ma trova il "no" compatto dei principali sindacati e dell'opposizione. Gli studenti avvertono: "Lo violeremo"

Le manifestazioni e i cortei continuano a essere al centro delle preoccupazioni del sindaco Alemanno che appare sempre più deciso a limitarli regolamentandoli in ogni aspetto valido, secondo quanto vorrebbe lui, anche per chi non partecipa alla concertazione.  

PROTOCOLLO PIU' RESTRITTIVO - Così, ieri al tavolo riunito in prefettura, Alemanno ha fatto chiaramente capire di voler rendere "più restrittivo il protocollo sui cortei del 2009 e recepirne il contenuto in un'ordinanza" che valga anche per chi non lo firma: dagli studenti ai movimenti ai sindacati minori.
Nessun accordo è stato infatti raggiunto da Alemanno con sindacati e partiti politici. Secondo Alemanno il protocollo siglato nel 2009 con i sindacati "ha due difetti: vale solo per i firmatari, che sono le sigle con maggior senso di responsabilità" e ha troppe deroghe. "La nostra proposta - spiega il sindaco - è stata quella di migliorare il protocollo del 2009, renderlo più restrittivo e recepirne il contenuto in un'ordinanza".

IL FRONTE DEL NO - Il sindaco, in Prefettura, si è scontrato con un fronte del no quasi compatto, che va da Cgil, Cisl e Uil fino ai partiti d'opposizione. I sindacati confederali rivendicano la bontà del vecchio protocollo; i partiti (da Sel a Fli passando per il Pd e La Destra) contestano l'ordinanza. "La gravità del momento e della crisi economica - dice il segretario romano dei democratici Marco Miccoli - impongono una gestione non rigida della piazza e una politica di mediazione continua con le forze politiche". Alemanno prende tempo fino a oggi per decidere, ma avverte: "Non voglio ritornare a una situazione come quella precedente all'ordinanza in cui i cortei sono stati centinaia e hanno creato un problema di traffico a Roma".

STUDENTI CONTRO IL DIVIETO - Qualora decidesse per il rinnovo dell'ordinanza di ottobre, gli studenti universitari hanno già annunciato di volerla violare con "un corteo che giovedì si dirigerà verso i palazzi del potere e Montecitorio". La sua scelta sicuramente terrà conto anche della manifestazione annunciata dagli studenti per giovedì. "Violeremo l'ordinanza di Alemanno - annunciano i militanti di Ateneinrivolta nel corso di un'assemblea con sindacati di base e movimenti di lotta per la casa in Campidoglio -. Noi del governo Monti non ci fidiamo affatto, temiamo ulteriori tagli allo stato sociale e lo smantellamento del welfare". "Quello che ci preoccupa - spiega Alemanno - è che il 17 (giovedì) ci possono essere manifestazioni finalizzate non tanto alla tematica dei cortei stessi quanto a una pura sfida a violare l'ordinanza. Rifletteremo attentamente perché non vorremmo dare a gruppi più o meno estremi un'ordinanza da violare, quasi creando un'occasione per scatenare problemi di ordine pubblico". Tra le ipotesi per una nuova regolamentazione dei cortei avanzate da Alemanno c'é anche quella di prevedere manifestazioni stanziali nel corso della settimana e cortei solo nel week-end.

 

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