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Rifiuti, le opposizioni contro il sindaco: "Il piano di Gualtieri? Solo un'incauta promessa elettorale"

Polemiche dalle forze di minoranza dopo il bilancio di Gualtieri sul piano di pulizia straordinaria

"Roma è stata pulita, ma non è ancora come merita". Roberto Gualtieri lo ammette. Il piano di pulizia straordinaria avviato a inizio novembre che prometteva di ripulire la città entro Natale ha funzionato solo in parte. Una presa di coscienza che però non basta a placare le polemiche. Ieri in conferenza stampa il bilancio di un piano che ha usato tutte le risorse disponibili, svolto "a condizioni date", per dirla con l'assessora Alfonsi, ma che ha prodotto risultati parziali. Diversi quartieri, specie in periferia, fanno ancora i conti con rifiuti non raccolti intorno ai cassonetti. E le forze politiche di opposizione si scagliano contro il sindaco. 

"La promessa di Gualtieri di pulire, se eletto, Roma in due mesi si è rivelata per quello che era: una incauta promessa elettorale che non poteva essere mantenuta, ed infatti la maggioranza dei romani ritiene che la città sia ancora sporca" tuona il consigliere di Fratelli d'Italia Andrea De Priamo. "Occorre un'azione a tutto campo che vada dalla riorganizzazione di Ama fino alla chiusura del ciclo dei rifiuti. Ed è proprio su questi fondamentali temi che chiameremo a un confronto la maggioranza appena sarà conclusa la sessione di bilancio, in un consiglio straordinario". 

Critiche anche dai Cinque Stelle. "La conferenza stampa tenuta oggi da Gualtieri ha fatto emergere chiaramente quale sia la realtà dei rifiuti a Roma - dichiara il grillino Antonio De Santis - basta fare attenzione a quello che non è stato detto. Si è parlato molto del Municipio I e del centro storico di Roma; ma il resto della città? Le periferie, nei discorsi del sindaco, sono quasi del tutto inesistenti". Gli fa eco l'ex assessore ai Lavori pubblici Linda Meleo, oggi capogruppo del Movimento in Consiglio comunale. 

VIDEO | Roma est: Natale è passato ma i rifiuti restano in strada

"Parole usate come bacchette magiche e numeri diffusi come caramelle: il sindaco Roberto Gualtieri racconta alla città la fiaba della pulizia straordinaria. Promessa non mantenuta: Natale è passato e la città è sporca più di prima. I rifiuti rimangono a terra e sullo sfondo aleggia la discarica, che Gualtieri vuole creare non si sa bene dove". 

"A Roma serviva un piano di pulizia straordinaria della città che segnasse un cambiamento di rotta sui rifiuti e sul decoro urbano. Come lista Calenda Sindaco ne parliamo da marzo scorso. Gualtieri ha fatto propria questa idea ma con tempi e mezzi un po' dettati dalle tempistiche elettorali" commenta il consigliere della lista Calenda sindaco, Francesco Carpano. "Era chiaro a tutti che Roma non potesse essere ripulita entro Natale". Critiche anche sulla gestione futura di Ama: "C'è troppa timidezza, com'è emerso dalla delibera presentata in Consiglio sulla razionalizzazione delle società partecipate e sulla quale, per questo, ci siamo astenuti. Non si prevede infatti nessun cambiamento radicale di gestione della società, che secondo noi può avvenire soltanto dalla fusione con una società meglio organizzata e trasparente, come Acea, su modello di quanto già avvenuto a Milano e Torino con ottimi risultati".

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