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Politica Testaccio / Viale del Campo Boario

Lavoratori di Ama fannulloni, Raggi vuole il pugno duro: “Chi sbaglia paga”

Le telecamere de Le Iene smascherano operatori Ama "fancazzisti", la Sindaca chiede accertamenti all'azienda: "Pochi non possono ledere colleghi onesti e Municipalizzata"

Lavativi proprio durante una città quasi in emergenza rifiuti. E’ questo il quadro emerso dal nuovo servizio de Le Iene con protagonisti alcuni degli operatori di Ama

Dipendenti di Ama fannulloni “beccati” da Le Iene

Gli addetti della Municipalizzata sono stati “beccati” dagli inviati di Italia1 a fare di tutto tranne che a raccogliere l’immondizia per le strade della città. Dalle chiacchiere con i colleghi, al caffè prolungato nel bar pasticceria, giochi con lo smartphone, giri a vuoto e tappe in negozi di telefonia e in pizzicheria

Tutto filmato dalle telecamere del programma Mediaset che hanno seguito passo passo alcuni dei dipendenti usciti dal centro Ama di Campo Boario. Inutili i tentativi di avere delle risposte dagli operatori, che il programma definisce “fancazzisti”, così come dal responsabile. 

La Sindaca Raggi contro lavativi e furbetti: “Chi sbaglia paga”

Tuona invece la sindaca di Roma, Virginia Raggi. “Il nostro atteggiamento nei confronti di chi non fa il proprio dovere è sempre stato fermo: chi sbaglia paga” – ha scritto sul proprio profilo Facebook. Dal Campidoglio la richiesta ad Ama di fare immediatamente chiarezza, anche attraverso un’indagine interna, su presunti comportamenti scorretti da parte di alcuni dipendenti dell'azienda. 

“Ho chiesto inoltre, qualora fossero confermate le irregolarità mostrate dal servizio de Le Iene, di procedere con i dovuti procedimenti disciplinari. La professionalità dei tanti onesti lavoratori Ama – ha scritto Raggi - non può e non deve essere oscurata da episodi che, se confermati, sarebbero gravissimi”.

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Da Ama gli accertamenti su operatori “infedeli”

Accertamenti che da via Calderon de la Barca sono già partiti. “Ama sarà inflessibile nel reprimere e sanzionare eventuali comportamenti illeciti dei propri operatori, lesivi dell’immagine aziendale” – ha fatto sapere l’azienda.

Dati alla mano nei primi nove mesi del 2019 sono stati 18 i dipendenti licenziati, dei quali 13 per “infrazioni inerenti il corretto espletamento della prestazione lavorativa”. Sono state infine complessivamente 91 le sospensioni dal lavoro e dalla retribuzione, delle quali 62 hanno riguardato il non corretto svolgimento della propria attività lavorativa.     

“Il comportamento di pochi infedeli – ha ribadito Ama - non può però mettere in secondo piano l’impegno e la professionalità della stragrande maggioranza dei 7.500 dipendenti della municipalizzata capitolina, che ogni giorno gestiscono e raccolgono quasi 5mila tonnellate di rifiuti (molto di più del quantitativo di Milano e Napoli messe insieme) da un’area pari a 7 volte Milano, 10 volte Parigi o Barcellona e su una superficie complessiva di circa 1.200 Kmq (3.370 Km di strade servite)”. 
 

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