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Giovedì, 18 Aprile 2024
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Opera di Roma: per lo sciopero saltano i balletti russi

I sindacati dopo l'assemblea di ieri: “A tutt'oggi il sindaco commissario non ha un vero progetto di rilancio né tanto meno certezze sui finanziamenti per confermare l'approvazione del bilancio previsionale 2009”

I sindacati dell'Opera di Roma hanno scelto la linea dura: blocco del teatro, fino a quando non ci saranno certezze. Così ieri, è saltata l'attesa prima dei Balletti Russi. Colpa dello sciopero dei lavoratori Slc-Cgil, Fials-Cisal, Libersind-Confsal.

L'annuncio, del resto atteso, è arrivato al termine di un'assemblea in cui si è dibattuto il commissariamento della Fondazione, affidato al Sindaco Alemanno. "A tutt'oggi”, si legge in un comunicato, “il sindaco commissario non ha un vero progetto di rilancio né tanto meno certezze sui finanziamenti per confermare l'approvazione del bilancio previsionale 2009".

I sindacati hanno ribadito la necessità "di portare avanti una lotta ad oltranza già proclamata, con lo scopo di avere degli interlocutori veri, che possano, attraverso un tavolo negoziale, annullare l'azione di commissariamento e ricostituire gli organi di gestione di un Teatro della capitale che aveva, per dieci lunghi anni, costruito un rapporto con la città, con l'Europa e oltre oceano, di grande livello artistico".

Il sottosegretario Francesco Giro, prima della conferma dello sciopero, aveva avuto modo di commentare la notizia dicendo: “Pazienza, vuol dire che non c'è la volontà di salvare il Teatro dell'opera”.

Il sottosegretario ha aggiunto: “I conti sono noti a tutti, anche ai sindacati. Bisogna mettersi dietro a un tavolo e da parte del nostro ministero, c'è la disponibilità a trovare le giuste soluzioni". Ma per un serio confronto, ha detto il sottosegretario, "bisogna partire da un punto di verità, quello sui conti, altrimenti si fa demagogia e andremo a sbattere contro un muro, creando per il Teatro dell'Opera un destino molto infausto. Invece noi lo vogliamo salvare con un'operazione-trasparenza sui conti e cercare attraverso un commissariamento per altro brevissimo di invertire la rotta, perché è non più rinviabile".

I sindacati hanno risposto  a Giro: "Non sono i lavoratori a spegnere le luci della ribalta, ma il micidiale taglio al Fus, previsto dalla Finanziaria 2009, che ha generato destabilizzazione in molti teatri d'Italia”.
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