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Gli "esempi civili" di Roma: il presidente Sergio Mattarella premia cinque romani

Vengono dalla Capitale cinque delle onorificenze conferite dal Capo dello Stato. Ecco chi sono

Chi si è impegnato una vita nel recupero delle marginalità sociali, chi ha salvato una donna che voleva gettarsi da un viadotto, chi ogni giorno ha lavorato a favore di una politica di reale inclusione delle persone con disabilità. Sono cinque i romani premiati dal Capo dello Stato con le onorificenze al Merito della Repubblica Italiana. Ecco i loro profili e le loro storie. 

Chiara Amirante

Chiara Amirante, 54 anni, è stata premiata "per il suo straordinario contributo al recupero delle marginalità e fragilità sociali e al contrasto alle dipendenze". Fondatrice e presidente della comunità Nuovi Orizzonti e consultrice di due Pontifici Consigli della Santa Sede, è da sempre impegnata nel recupero degli emarginati, dei giovani con problemi di tossicodipendenza, alcolismo e prostituzione, attiva nelle carceri e con i bambini di strada. Dagli inizi del suo percorso negli anni ‘90, quando offriva un servizio di ascolto e condivisione ai giovani in condizione di disagio che dormivano nei sottopassaggi della stazione Termini, alla fondazione della comunità Nuovi Orizzonti nel '93, ha sempre lavorato per la realizzazione di iniziative sociali di solidarietà. Nel 2010 il Pontificio Consiglio per i laici riconosce Nuovi Orizzonti come Associazione privata internazionale di fedeli. Ha ricevuto numerosi riconoscimenti in Italia e all’estero. (Qui tutta la sua storia)

Don Luigi D'Errico

Don Luigi D'Errico, 58 anni, è stato premiato "per il suo quotidiano impegno a favore di una politica di reale inclusione delle persone con disabilità e per il contrasto alla povertà e alla marginalità sociale". Referente del settore disabili e catechesi dell'Ufficio catechistico della diocesi di Roma. Dal 2007 è Parroco nella Chiesa dei Santi Martiri dell’Uganda nel quartiere Ardeatino di Roma dove da tempo è stata avviata un’esperienza esemplare di catechesi per e con le persone disabili. Il suo obiettivo è quello di essere "una vera comunità che accoglie lavorando sul pregiudizio". Importante in questo senso è il lavoro di rete messo in atto con le famiglie dei disabili. (Qui tutta la sua storia)

Cinzia Grassi

Cinzia Grassi, 62 anni, è stata premiata "per la sua importante opera di sensibilizzazione e conoscenza della patologia del diabete giovanile insulino-dipendente e di promozione di una cultura di contrasto agli stereotipi e alle discriminazioni". Medico chirurgo, specialista in pediatria. Dal 1988 al 2018 è Dirigente medico della Polizia di Stato.Impegnata nel contrasto all'abuso, al maltrattamento e alla pornografia a danno dell’infanzia. Per quattordici anni è stata in servizio presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri nei Dipartimenti con delega all'infanzia. (Qui tutta la sua storia)

Elisabetta Iannelli

Elisabetta Iannelli, 52 anni, premiata "per l'impegno profuso nella tutela dei diritti dei malati oncologici e nella difesa della loro qualità di vita". All'età di 24 anni le viene riscontrato un cancro, ma, dopo il primo periodo, nonostante la malattia, mette a disposizione le sue risorse per aiutare i malati come lei a convivere con la malattia senza rinunciare a una vita sociale e lavorativa. Il suo motto diventa "Il cancro ha cambiato la mia vita, io cambierò la mia vita con il cancro". A 33 anni diventa Vice Presidente dell’Associazione Italiana Malati di cancro, parenti e amici – Aimac. Dal 2004 è Segretario Generale della Federazione Italiana delle Associazioni di Volontariato in Oncologia- FAVO. È anche membro del Comitato Scientifico dell’Osservatorio Permanente sulla condizione assistenziale dei malati oncologici. Diversi i ruoli ricoperti a livello internazionale. Si è battuta per i diritti dei malati di cancro: per la preservazione della fertilità dei giovani malati, per il diritto all’adozione dopo il cancro, per ottenere mutui e finanziamenti. (Qui tutta la sua storia)

Danilo Galli

Danilo Galli, 40 anni, è stato premiato "per il suo coraggioso e tempestivo intervento nel soccorso a una donna che minacciava di gettarsi da un viadotto". Da 11 anni autista dell'Atac. Nel settembre 2020 ha salvato la vita ad una donna che stava per gettarsi dal ponte di via delle Valli a Roma. Stava effettuando la corsa quando ha visto una figura a cavalcioni sul parapetto del viadotto che minacciava di gettarsi. L'autista ha fermato l'autobus, ha attraversato la strada e tirato giù la donna dalla ringhiera. Nel frattempo arrivavano in suo soccorso altri due colleghi. Insieme hanno chiamato il 118 e le forze dell’ordine.
 

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