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Olimpiadi Roma, Rocca: "Se prevale buon senso possono essere opportunità"

"Dire no perché c'è stata Mafia Capitale è un insulto alla città"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di RomaToday

Non solo si o no per il referendum, nella Capitale si stanno delineando anche gli schieramenti a favore e contro la candidatura di Roma per ospitare le Olimpiadi del 2024.

Comprendo le perplessità e i timori di chi non le vorrebbe, le giustificazioni sono il pericolo del malaffare, lo sperpero di denaro e il fatto che le priorità della città siano altre.

Allora mi chiedo perché a Roma non possiamo realizzare delle Olimpiadi con trasparenza e chiarezza su progetti e affidamenti? Perché non possiamo farle destinando i soldi per opere utili e funzionali? E perché queste non possono conciliarsi con le priorità della città?

Dichiara Federico Rocca responsabile romano enti locali Fratelli d'Italia - Alleanza Nazionale.

Da romano voglio rifiutarmi di pensare che l'abbandono alla candidatura sia dettato da queste motivazioni, vorrei uno scatto di orgoglio da parte dell'amministrazione, dell'imprenditoria romana, delle realtà territoriali e soprattutto da parte dei cittadini. Noi possiamo ospitare le Olimpiadi e possiamo farlo anche bene, questo è il vero esame di maturità che deve affrontare Roma.

Dire no perché c'è stata mafia capitale è un insulto alla città, sarebbe l'amara ammissione che a Roma non si possono fare grandi cose rispettando le leggi e questa sì che sarebbe una resa al malaffare.

Certo per ospitarle dovremmo far tesero degli errori del passato, i mondiali di calcio del 1990, i mondiali di nuoto del 2008 e le opere inutili e costose come la città dello sport di Calatrava.

Roma però fortunatamente ha il 70% dell'impiantistica realizzata - prosegue Rocca - ha il mare e il Tevere per gli sport acquatici, il Palalottomatica, il Palazzetto di Viale Tiziano e la nuova Fiera di Roma per gli sport indoor, ben 2 stadi e gli impianti di Caracalla, Tre Fontane, Acqua Cetosa senza dimenticare il Foro Italico. Nessuna città al mondo è in grado di partire da queste condizioni.

Per non parlare poi delle opportunità occupazionali, degli sponsor e degli investimenti che potremmo attrarre con questo evento.

Si parla tanto di traffico, sicurezza o altro ma se le stanno facendo a Rio de Janerio che ha questi problemi moltiplicati per 100 rispetto a Roma perché non potremmo farle noi?.

Serve intelligenza, sobrietà e un'adeguata programmazione che metta in relazione i progetti per la città con la candidatura olimpica, facendo in modo che le nuove opere non siano solo ad appannaggio dei giochi olimpici ma che siano opere riutilizzabili per la città. Basta vedere il Villaggio Olimpico di Barcellona realizzato nei pressi del porto, prima era una delle zone più degradate, ora è una delle zone più belle della città catalana.

Perché a Roma tutto questo non si può fare? - conclude Rocca - ero favorevole alla candidatura per i giochi del 2020, sogno stroncato dal Governo Monti con la scusa della crisi, sono favorevole alla candidatura per il 2024. I fondi ci sono, altri si possono attrarre dall'Europa e dagli sponsor. Roma caput mundi deve superare questo esame e dimostrare al mondo intero di essere all'altezza della sfida, è da qui parte il riscatto della città.

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