Col fiato sospeso per Roma 2020, Alemanno: "Fiducioso"
Il governo Monti deve ancora dare il suo "sì" alla candidatura di Roma alle Olimpiadi 2020. In Campidoglio tira aria di ottimismo e fiducia, il sindaco: "Monti è una persona intelligente"
Un'attesa che tiene tutti col fiato sospeso quella della candidatura di Roma alle Olimpiadi 2020. Il nuovo esecutivo guidato dal premier Mario Monti ci sta "pensando" e il "destino" della capitale è appeso a un filo. In Campidoglio però nessuno si scoraggia, primo fra tutti il sindaco Alemanno che dimostra da giorni ottimismo e fiducia.
"Le Olimpiadi del 2020 sono una partita che deve essere chiusa bene. Monti è una persona intelligente e sono convinto che firmerà. La settimana che si apre sarà decisiva". Lo ha detto nel corso della puntata de "Sky TG24-L'Intervista". "E' un grande progetto di sviluppo - ha aggiunto - e non un regalo a Roma. Le Olimpiadi a Roma possono rappresentare una svolta per tutto il paese e la fine del declino".
Dello stesso avviso il deputato pidiellino Giorgia Meloni: "La candidatura di Roma ai Giochi Olimpici e Paralimpici del 2020 potrebbe rappresentare un volano unico per l'economia. Di questo ne è consapevole anche il governo spagnolo che, malgrado le grandissime difficoltà in cui versano le casse iberiche, ha dato nei giorni scorsi il suo sostegno alla candidatura di Madrid. Auspichiamo che il presidente Monti consideri l'importanza di questa opportunità, che per Roma e per l'Italia si presenta come una storica occasione".
E ancora esprime fiducia Mario Pescante, vice presidente del Comitato Olimpico Internazionale e presidente del Comitato Promotore di Roma 2020. "Sono fiducioso - ha dichiarato - l'Italia ha bisogno di questi investimenti per ridurre il deficit di bilancio". "I ritardi della risposta governativa, mi auguro vengano intesi come una valutazione attenta e prudente dei costi e dei benefici, come è giusto che sia - ha continuato Pescante - Se invece vengono valutati dai votanti del Cio come una preoccupazione o come un atteggiamento negativo del Governo, allora non è una buona partenza. Come parlamentare sono ottimista e fiducioso e non potrò che accettare il verdetto. Credo - ha concluso - che l'Italia dopo questa prima fase di sacrifici, di tagli dei costi e di riduzioni di spesa abbia anche bisogno di un discorso impostato sulla crescita e sugli investimenti altrimenti si diventerà sempre più poveri e sarà sempre più difficile far fronte alle esigenze di ridurre il deficit di bilancio dello stato".