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C'è l'ok dell'Oref al bilancio del M5s. Ora si punta all'approvazione entro il 31 gennaio

Raggi: "Vogliamo risolvere tutti i problemi lasciati dalla vecchia politica in decenni di malagestione". Opposizione soft: pochi gli emendamenti proposti

"Comunico all'Aula che i revisori dell'Oref hanno depositato parere favorevole  al bilancio di previsione 2017-2019 del Campidoglio così come modificato dagli emendamenti della Giunta capitolina". La voce è la stessa, quella del presidente dell'assemblea capitolina Marcello De Vito. Trentatre giorni dopo è il contenuto ad essere però decisamente diverso. Se infatti il 20 dicembre l'Oref regalava l'ennesima bocciatura ad una giunta Raggi alle prese con continui passi falsi, stavolta per il Movimento Cinque Stelle arriva un sospiro di sollievo. C'è l'ok al bilancio ed in aula scatta l'applauso. 

E' l'assessore al bilancio Andrea Mazzillo a spiegare poi i dettagli nella prima seduta che, nei piani del Movimento, dovrebbe portare all'approvazione dello stesso entro fine mese. "I revisori, sulla base delle attivita e delle variazioni svolte dalla Giunta, variazioni che preciso essere minimali, hanno recepito favorevolmente il bilancio e lo hanno accolto con parere favorevole", spiega Mazzillo. "Il parere è ovviamente accompagnato da raccomandazioni sulle criticità di cui tutti i romani sono al corrente, come le passività potenziali create nel corso dei decenni a cui siamo comunque chiamati a far fronte e ora possiamo farlo".

Mazzillo ha poi aggiunto che "con questo bilancio facciamo ripartire Roma, e approvarlo entro il 31 gennaio produce effetti favorevoli, ovvero spazi finanziari maggiori e benefici in termini gestionali, ed è la direzione in cui ci siamo mossi". L'obiettivo è chiaro: approvare i conti entro fine mese. Il responsabile del Bilancio è quindi chiaro sui possibili effetti negativi di una mancata approvazione: "Non approvare il bilancio entro la fine dell'anno produce un esercizio provvisorio che è deleterio per chi, come noi, vuole investire sulla città per migliorare la vita dei cittadini. Parliamo di opere pubbliche e investimenti che Roma attende da molto tempo e la possibilità di bandire gare e appalti pubblici che ridiano respiro a una città che si è fermata nel momento in cui Marino è stato dimissionato e il commissario, come prevede la legge, si è dovuto limitare alla gestione ordinaria".  

E sui tempi la maggioranza conferma di voler far presto, fissando la data al 31 gennaio. E, in questo, sembra poter essere agevolata dall'ostruzionismo soft delle opposizioni, che hanno presentato in tutto poco più di 2.500 "pezzi" (precisamente 2.530, compreso l'emendamento di Giunta, unico documento della maggioranza) sulla delibera madre, la 23/2016.

Nel dettaglio, si tratta di 1.829 ordini del giorno e 701 emendamenti. Per quanto riguarda gli odg, 1.275 li ha presentati Fdi-An, 428 Davide Bordoni (Forza Italia), 110 il Pd, 7 Ignazio Cozzoli (Gruppo misto), 6 Stefano Fassina (Sinistra X Roma) e 3 Svetlana Celli (lista civica RomaTornaRoma). Gli emendamenti sono 342 di Fdi-An, 137 di Celli, 117 di Fassina, 55 del Pd, 25 di Bordoni, 24 della Lista Marchini e, come detto, 1 della Giunta capitolina.

L'Assemblea capitolina è già stata convocata anche per mercoledì 25 gennaio dalle 11 alle 22, e probabilmente tornerà a riunirsi anche giovedì e venerdì.

E la sindaca Virginia Raggi, come suo solito, affida a facebook un commento.  "Permangono delle criticità strutturali, ne siamo consapevoli, e rappresentano l'eredità che le precedenti amministrazioni ci hanno consegnato. Ma siamo stati chiamati ad affrontarle e siamo determinati a farlo anche grazie ad un bilancio innovativo e coraggioso. Vogliamo risolvere tutti i problemi lasciati dalla vecchia politica in decenni di malagestione".  

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