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Oggi lo sciopero dei servizi di igiene ambientale: rischio cassonetti pieni e rifiuti a terra

Si fermano i lavoratori di Ama e delle società che lavorano in appalto: la richiesta è quella del rinnovo del contratto fermo a oltre due anni fa

Oggi lunedì 8 novembre sciopero dei servizi ambientali. Si fermano i lavoratori di Ama e delle società che lavorano in appalto per la Municipalizzata, così i rifiuti di Roma rischiano di rimanere a terra. 

Oggi a Roma sciopero dei servizi di igiene ambientale

Ama ha fatto sapere che “i servizi minimi saranno garantiti”, ma lo sciopero dei lavoratori dei servizi ambientali coinvolgerà circa 7mila operatori: oggi per la Capitale potrebbe essere un “lunedì nero”. Il piano di pulizia straordinaria della città voluto dal neosindaco Roberto Gualtieri potrebbe di conseguenza subire un brusco stop. Gli interventi previsti nella giornata di oggi sono programmati in via dei Prati Fiscali, viale e piazzale Jonio (III Municipio) e un intervento congiunto solo con il Simu su Corso Italia/Muro Torto (II Municipio). 

Scioperano i lavoratori di Ama e delle società in appalto: Roma rischia di rimanere con i rifiuti in strada

I lavoratori dei servizi ambientali chiedono il rinnovo del contratto

Una categoria, quella dei lavoratori per l’igiene ambientale, che reclama il rinnovo del contratto fermo a due anni fa. Nelle settimane scorse, “data l’irricevibilità delle proposte datoriali” avevano fatto sapere i sindacati, la proclamazione della mobilitazione nazionale.  

“Nelle imprese pubbliche e private ove si applicano i CCNL Utilitalia e Fise/Assoambiente, la precarizzazione del lavoro e il mancato riconoscimento delle professionalità degli addetti sono la norma. I sindacati non hanno accettato proposte che smantellano le relazioni sindacali, non pongono limiti al part time, definiscono un’organizzazione estremamente flessibile del lavoro, basata su 38 ore di media annua, legano gli aumenti solo agli indici inflattivi e ai risultati aziendali! - scrivono Fp Cgil Roma e Lazio, Fit Cisl Lazio, Fiadel e Uiltrasporti Lazio sottolineando la necessità di un vero sistema di relazioni industriali oltre che l’esigibilità della clausola sociale alla sicurezza. 

“Serve un contratto nazionale unico e di filiera che includa l’applicazione anche agli addetti degli impianti di riciclo. Le relazioni sindacali devono essere forti e partecipate a tutela dei lavoratori e dell’organizzazione del lavoro, si deve porre al centro la salute e la sicurezza così come la formazione continua”. I lavoratori vogliono inoltre un accordo economico che preveda un aumento salariale fuori dalla logica del calcolo inflattivo e includa welfare e indennità”. 

I sindacati: “Più sicurezza e tutele per lavoratori”

“Al di là delle specifiche questioni locali, lo sciopero - proseguono le segreterie regionali di categoria Cgil, Cisl, Uil e Fiadel - è necessario per rimettere al centro le tutele e le condizioni di lavoro, uscire dalla precarietà e dalla macelleria sociale degli appalti, dare forza a un settore strategico su cui, anche attraverso le risorse del PNRR, si investirà per una complessiva modernizzazione, volta alla chiusura del ciclo integrato dei rifiuti, alla dimensione industriale delle aziende, a servizi più efficaci e meno costosi per i cittadini. Senza la tutela del lavoro e senza gli avanzamenti richiesti, nessun investimento porterà risultati adeguati. Non ci fermeremo fino a che i punti cardine delle nostre richieste non saranno prese in considerazione dalle parti datoriali come base per il rinnovo del contratto”. Il presidio dei lavoratori di Ama e delle società in appalto è previsto dalle ore 10 in Piazza SS. Apostoli. 
 

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