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Politica San Giovanni / Via Statilia

San Giovanni, staccata elettricità a un palazzo occupato: 450 persone restano al buio da 48 ore

Gli occupanti: "Presto rischiamo anche l'interruzione dell'acqua". Il vicesindaco segue la situazione

Senza elettricità. “E tra poco, se la pompa non riprende a funzionare, andrà in blocco anche la fornitura di acqua”. Vivono così, da ormai quasi 48 ore, 450 persone, quasi cento minori, che abitano a Spin Time Labs, il palazzo ex Inpdap all’angolo tra via Santa Croce in Gerusalemme e via Statilia, a due passi da San Giovanni. Areti spa, che gestisce l’infrastruttura per il gruppo Acea, ha staccato il servizio all’immobile, occupato nel 2013 da Action, su richiesta della società fornitrice di energia, la Hera Comm. A far scattare la richiesta, fanno sapere, una morosità arretrata. Tanto che, promettono, la luce verrà riattaccata non appena il debito verrà sanato. 

“Ci è stato comunicato che l’ammontare delle bollette arretrate è di 319 mila euro”, spiega Paolo Perrini. “È urgente un intervento delle istituzioni per mediare con la proprietà e risolvere questa situazione”. Dall’assessorato alla Crescita culturale fanno sapere che il vicesindaco Luca Bergamo sta seguendo la vicenda dal momento in cui ne è venuto a conoscenza. Come Bergamo ha sempre dichiarato, quella di Spin Time Labs è un’esperienza di grande valore culturale e sociale e vede con favore tutti gli interventi che potranno favorire legittimamente il prosieguo delle attività e della vita della comunità che pacificamente ci abita. La richiesta di intervento è stata inoltrata anche alla presidente del I municipio, Sabrina Alfonsi, che proprio ieri si è recata presso l’occupazione per cercare di capire se ci sono delle soluzioni praticabili.  

Per il momento, però, al termine del secondo giorno senza corrente, i residenti di Spin Time Labs sembrano destinati a passare un’altra notte senza elettricità. Crescono i disagi, soprattutto per le famiglie con bambini o anziani, ma anche la paura, con il fantasma di precedenti sgomberi in città, partiti proprio con un distacco dell’elettricità, che inizia ad essere agitato. “Come si fa a lasciare tutte queste persone, compresi tantissimi bambini, senza un servizio fondamentale come l’elettricità?”, continua Perrini. “Se non riattaccano la corrente non ripartirà nemmeno la pompa legata alle fognature e presto avremo problemi anche con la fornitura dell’acqua”. 

Molta la solidarietà verso l’occupazione, un “cantiere di rigenerazione urbana” che non ospita solo abitazioni per famiglie che provengono da molti paesi del Mondo ma anche spazi per attività culturali, incontri e musica. Dalle realtà sociali del quartiere ai sindacati passando per una lunga lista di associazioni cittadine, centri sociali e movimenti per il diritto all’abitare. “Wu Ming e Zero Calcare non andranno al Salone del libro di Torino ma saranno a Spin Time Labs per manifestare la loro solidarietà” verso un luogo che è diventato ormai un vero e proprio punto di riferimento per il quartiere. E che, da ormai 48 ore, deve fare i conti un distacco della corrente che fa paura. 

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