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Gli autodemolitori occupano il dipartimento Ambiente. Raggi: "Violenza di pochi non ci fermerà"

Chiare le richieste espresse durante la protesta: un'autorizzazione provvisoria oppure l'effettiva delocalizzazione

Dopo i blocchi stradali e la protesta che ha interessato nella serata di lunedì via Palmiro Togliatti, gli autodemolitori sono tornati alla carica occupando gli uffici del Dipartimento Tutela Ambiente del Comune di Roma, in zona Ostiense. Alla base della protesta l'intimazione di sgombero  da parte della sindaca Virginia Raggi delle aree che ospitano oggi gli autodemolitori di via Palmiro Togliatti. Ventuno gli sfasci interessati. Chiare le richieste espresse durante la protesta: un'autorizzazione provvisoria oppure o l'effettiva delocalizzazione. Effettiva perché, a detta degli autodemolitori, le aree indicate non sono pronte. Critica a cui il Campidoglio risponde sottolineando come le aree siano state indicate e che manca l'intervento di altri enti.

"La sindaca Raggi parla di delocalizzazione ma non ci sono gli atti, i terreni o i termini. Portasse qualche documento, perché noi qui ne abbiamo tanti da mostrare", attacca Elena Donato presidente dell'Arder, incatenata con altri tre autodemolitori nel corridoio del Dipartimento Tutela Ambiente del Comune di Roma, in zona Ostiense. "Dovevamo ricevere una Pec per confermare ufficialmente l'appuntamento del 4 giugno. Ieri siamo scesi dall'Acquedotto in virtù di questa promessa, come al solito puntualmente disattesa. La protesta andrà avanti ad oltranza, fino a quando non otterremo ciò che ci aspetta di diritto: un titolo autorizzativo provvisorio o una delocalizzazione certa a spese del Comune, come da accordo di programma nel 97". 

Un demolitore incatenato a una porta ha quindi aggiunto: "La sindaca ci chiama abusivi, ma non è così. Basti pensare che la sua stessa amministrazione ci ha autorizzato fino a 3 anni e mezzo fa. Come ha fatto il Campidoglio ad autorizzarci se siamo abusivi?".

Dura presa di posizione dell'amministrazione capitolina. L'assessora Ziantoni: "Il loro è un comportamento inaccettabile che ha impedito il regolare svolgimento delle attività amministrative e politiche. Nonostante abbia più volte provato a dialogare con la legale, convocando anche un tavolo per giovedì prossimo, gli autodemolitori hanno continuato a protestare in modo esagitato, rendendo necessaria la presenza massiccia delle forze dell'ordine. Si tratta del secondo episodio, dopo l'occupazione di via Palmiro Togliatti avvenuta lunedì pomeriggio ma noi non ci facciamo intimorire: è arrivato il momento di dire basta al regime delle deroghe e di ristabilire, una volta per tutte, la legalità".

Usa twitter la sindaca Virginia Raggi per ribadire con forza la posizione del Comune: "Dopo aver bloccato ieri via Palmiro Togliatti, autodemolitori abusivi di Centocelle hanno occupato oggi locali Assessorato ai Rifiuti, urlando e spaventando personale. La violenza di pochi non ci fermerà: i terreni devono essere liberati e restituiti alla collettività".

La manifestazione si è quindi conclusa al culimine  una delicata trattativa, condotta dalla dirigente del Commissariato di Polizia Colombo, Isea Ambroselli. La protesta durante la quale si sono registrati momenti di tensione, con due persone che hanno minacciato di autolesionarsi con una forbice e di gettarsi dalla finestra, ha portato la Polizia a far convergere decine di agenti attorno agli uffici pubblici. 

Quando i tentativi e le richieste dei 4 autodemolitori di incontrare ufficialmente l'assessore all'Ambiente Katia Ziantoni sono risultati vani, la Polizia ha tentato un'ultima mediazione prima dell'intervento di forza. Una trattativa delicata e ad alta tensione che alla fine ha portato i 4 manifestanti a desistere. I 4 si sono tolti autonomamente le catene e le manette e sono usciti dagli uffici di via Ostiense. "La protesta andrà avanti", promettono i demolitori.

Video agenzia Dire

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