rotate-mobile
Mercoledì, 24 Aprile 2024
Politica

Contratto decentrato, assemblea in Campidoglio: blitz dei lavoratori in aula Giulio Cesare

L'irruzione nata durante l'assemblea del lavoratori, convocata questa mattina dall'USB. I dipendenti, un centinaio, che stanno occupando l'aula chiedono un incontro 'politico' con il vicesindaco

Prima l'assemblea fuori dal Campidoglio, poi il blitz in aula Giulio Cesare. Infine il presidio nella sala del Carroccio che, se non arriveranno altre proposte da parte dell'amministrazione capitolina, è destinato a durare tutta la notte. E' la protesta dei dipendenti capitolini organizzata dall'Unione sindacale di base per discutere ancora una volta dello stipendio dei dipendenti pubblici, in particolare il nuovo contratto decentrato, ma anche di difesa dei servizi pubblici. La proposta del vicesindaco Luigi Nieri di incontro per il 14 gennaio prossimo non è bastata: "Vogliamo un incontro politico non solo sindacale" hanno spiegato.

IL BLITZ - Il blitz è nato durante l’assemblea del lavoratori, convocata questa mattina dall’USB. Assemblea che in origine era stata convocata nella Sala della Protomoteca in Campidoglio, ma che si è svolta sulle scalinate antistanti, dopo che l’Amministrazione ha revocato l’utilizzo della sala per la riunione sindacale. Nel pomeriggio ieri la nota del Comune per esprimere "il diniego di svolgimento", onde evitare disagi e rallentamenti nei servizi coinvolti, dai nidi all'anagrafe a sportelli municipali. Usb ha replicato a stretto giro: "Non possono farlo, li citeremo in giudizio". Circa un centinaio di dipendenti capitolini sono nell'aula del Consiglio, mentre altri 400 sono rimasti fuori con lo striscione "Più diritti, meno profitti". Evidente riferimento alla maxi inchiesta che ha svelato la cupola di Mafia Capitale

LA PROPOSTA - Poi l'apertura da parte dell'amministrazione capitolina. “Il vicesindaco Luigi Nieri ha accettato di incontrare l'Unione sindacale di base il prossimo 14 gennaio alle 18 per discutere del contratto decentrato” spiega Daniela Pitti dell'Usb. Un'apertura al dialogo che però non basta a far desistere la protesta dentro l'Aula Giulio Cesare: “Noi non vogliamo un incontro sindacale per parlare solo del salario dei dipendenti capitolini ma un incontro politico allargato a diverse questioni che riguardano Roma Capitale”. Al centro dell'assemblea infatti anche la difesa dei servizi oggetto, secondo l'organizzazione sindacale, di “una riorganizzazione decisamente al ribasso soprattutto nel settore scolastico. Per questo “non ce ne andremo fino a che non verrà concordato un incontro politico” spiegano dall'Usb dicendosi pronti a nuove proteste e scioperi.

PROTESTA A OLTRANZA - Dopo il blitz in Aula Giulio Cesare, la mobilitazione è durata tutto il pomeriggio con un'affollata assemblea nella sala del Carroccio dove un gruppo di insegnanti è rimasta in presidio. Un presidio destinato a durare  anche nella notte: "Circa 20 fra educatrici dei nidi e maestre della scuola d'infanzia rimangono in presidio in Campidoglio, pronte a pernottare" si legge in una nota del sindacato. "A fronte del rifiuto a un incontro in giornata da parte del vicesindaco Nieri, le educatrici dei nidi e le maestre della scuola d'infanzia hanno dunque proseguito il presidio. L'incontro concesso dal vicesindaco per il prossimo 14 gennaio non appare sufficiente a garantire un'adeguata rimodulazione delle regole contrattuali. Per questo l'Usb ha ripetutamente evidenziato che è fondamentale la presenza dell'assessore alla Scuola e dello stesso sindaco, il quale ha inoltre la delega per i vigili urbani. L'Usb, che sostiene la battaglia di tutti i dipendenti capitolini- conclude la nota- parteciperà insieme alle lavoratrici di nidi e scuole al tavolo di trattativa sul salario accessorio che si terrà domani dalle 10 in Campidoglio. Nel corso del tavolo Usb ribadirà la necessità di sospensione dell'atto unilaterale".

SEL AL SUO VICESINDACO - A incalzare il vicesindaco ad andare nella direzione richiesta dai lavoratori in mobilitazione due consigliere dello stesso suo partito, Gemma Azuni e Annamaria Cesaretti che hanno scritto in una nota congiunta: “Siamo vicini alle lavoratrici e ai lavoratori di Roma Capitale che hanno occupato l'aula Giulio Cesare per ribadire la loro contrarietà all'applicazione del contratto decentrato. Sollecitiamo che al più presto avvenga l'incontro richiesto dai dipendenti con il vicesindaco Luigi Nieri. Auspichiamo il ripristino di corrette relazioni sindacali, affinché si tutelino i diritti dei lavoratori e la qualità dei servizi pubblici".

'SERVIZIO REGOLARE' - Intanto il Campidoglio fa sapere che l'assemblea dei dipendenti, in particolare nel settore scolastico, non ha avuto pesanti ripercussioni sul servizio. Si spiega in una nota: "Questa mattina non si sono registrate particolari criticità in merito all'erogazione dei servizi scolastici da parte delle strutture educative di Roma Capitale. Il servizio si è svolto  regolarmente nella totalità delle scuole dell'infanzia e nel 95% degli asili nido comunali. Nel dettaglio, 5 nidi su 207 strutture su tutto il territorio non hanno accolto i bambini, mentre 6 li hanno accolti in proporzione agli educatori presenti” dichiara, in una nota, l'assessorato alla Scuola, Sport e Partecipazione di Roma Capitale.

LISTA MARCHINI - Un attacco all'amministrazione Marino arriva dal capogruppo della Lista Marchini in Campidoglio Alessandro Onorato: “Con il salario accessorio di Marino, nei nidi e nelle materne viene messa a rischio la sicurezza dei bambini. Altro che ottimizzazione del personale: il sindaco pensa solo a fare cassa” scrive in una nota. “Non essendo più previste sostituzioni per le assenze inferiori a 3 giorni un educatore potrebbe doversi occupare contemporaneamente di 12 bambini tra i 4 mesi e i 3 anni. Oggi è già accaduto in molte scuole e diversi genitori hanno preferito riportare a casa i propri figli. Senza contare che tremila precarie storiche, con questa modifica, perdono il lavoro. È da irresponsabili fare cassa sui servizi educativi e scolastici”.

M5S - Il gruppo capitolino del Movimento cinque stelle chiede la sospensione dell'atto unilaterale. Tra i punti il fatto che la questione “ruoti non solo intorno alla necessità di ancorare le erogazioni salariali 'accessorie' a prestazioni che siano effettivamente 'accessorie', correttamente misurate e valutate, quanto piuttosto intorno alla necessità che siano assicurati livelli stipendiali sufficienti a garantire a tutti i dipendenti condizioni di vita dignitose attraverso la revisione e l’aggiornamento del contratto nazionale” si legge in una nota. E ancora: “Lo sviluppo in quantità e in qualità dei servizi erogati da Roma Capitale non può essere ben assicurato da dipendenti i cui numero è in costante riduzione a causa del blocco del turn over”. Promettono i consiglieri pentastellati: “Proporremo una mozione per impegnare il Sindaco e la giunta a farsi portavoce della necessità che si addivenga ad uno sblocco dei rinnovi contrattuali e intervenire presso le opportune sedi governative affinché al più presto si proceda alla revisione del C.C.N.L. del comparto Regioni e Autonomie Locali”.

+++IN AGGIORNAMENTO+++

Lavoratori Usb in aula Giulio Cesare

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Contratto decentrato, assemblea in Campidoglio: blitz dei lavoratori in aula Giulio Cesare

RomaToday è in caricamento