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A Roma uffici al collasso, ma il Comune non assume. Slitta il concorso per i vigili

Piano assunzionale verso la modifica: prevista l'assunzione in nidi e materne, 300 nuovi vigili solo nel 2024. Gli idonei istruttori amministrativi del 'concorsone' restano fuori

Chi ambisce a vestire la divisa della polizia locale per avere una chance dovrà attendere ancora qualche anno. Slitta il concorso per i vigili di Roma. Si perchè le parziali modifiche alla pianificazione assunzionale per il triennio 2022-2024 prevedono l’ingresso dei nuovi caschi bianchi più in la. Concorso, ancora da bandire, nel 2023, con le assunzioni che arriverebbero l’anno seguente. Trecento in tutto le unità necessarie per soddisfare, almeno sulla carta, il fabbisogno del Comune. 

Slitta il concorso per i vigili di Roma

A Roma c’è carenza di vigili. Nemmeno l’ultimo concorso, quello maxi bandito dalla giunta Raggi, ha permesso di rafforzare l’organico del corpo. Per i 500 posti messi a disposizione sono risultati idonei solo in 223. Ad oggi sono state 173 le assunzioni effettive a fronte delle 250 programmate per quest’anno. Così Roma Capitale deve correre ai ripari. Ma per il nuovo concorso dei vigili di Roma ci sarà ancora da attendere. 

Istruttori amministrativi: l’attesa degli idonei

Lunga invece la lista degli idonei istruttori amministrativi, in tutto oltre 1800, che seppur non tra i 250 vincitori sperano nella chiamata del Campidoglio. La graduatoria resterà efficace per un termine di tre anni dalla data di pubblicazione, ma per il 2023 e 2024 il piano del Comune non prevede assunzioni. Per il 2022 è previsto l’ingresso di 23 istruttori amministrativi reclutati nel quadro delle iniziative per l’attuazione dei progetti del Pnrr o finanziati con fondi europei. Dentro anche 310 funzionari tecnici e 20 funzionari amministrativi. 

Uffici al collasso, ma il Comune non assume

"Non si può che esprimere preoccupazione per l’assurda decisione di Roma Capitale di rinunciare all'utilizzo della graduatoria di concorso con circa 1400 idonei Istruttori Amministrativi. In effetti, nel piano assunzionale in via di approvazione, è definitivamente scomparso per il 2023 lo scorrimento della graduatoria. Si tratta di una decisione  insensata, che giunge, inoltre, proprio mentre gli uffici di Roma Capitale sono sempre più carenti di personale, con conseguenti gravi ripercussioni su tutti i servizi. Si pensi, ad esempio, al settore anagrafico, dove occorrono 3 mesi per un documento di identità e, più in generale, a tutti gli ambiti dove sarebbe essenziale portare avanti una staffetta generazionale. Sottolineiamo che dal documento si può rilevare, altresì, l’azzeramento delle assunzioni in Polizia locale fino all'anno 2024” - commenta il consigliere Antonio De Santis. L’ex  assessore al personale della giunta Raggi ricorda come nei cinque anni passati furono ben 1500 i nuovi ingressi in Polizia locale, compreso l'ultimo concorso, “chiuso in soli 3 mesi”. “Ora invece bisognerà attendere, se tutto va bene, altri 2 anni per vedere rafforzati organico e presidi in città. L’assurdità di questa prospettiva si evidenzia maggiormente considerando i prossimi importanti eventi che attendono Roma, tra cui il Giubileo 2025”. Da qui la richiesta che, prima del passaggio in Giunta, il piano venga modificato e integrato “con una oculata programmazione che preveda di riprendere in maniera adeguata i percorsi assunzionali". 

L’allarme dei sindacati: personale allo stremo

“Con gli organici delle varie strutture di Roma Capitale al collasso, l'allarmante carenza, tra gli altri, di istruttori amministrativi, di funzionari, funzionari avvocati e numerose figure tecniche ed un Corpo della Polizia Locale ai minimi storici - oltre 3000 (tremila) in sotto organico ed un'età media del personale assai elevata - tutti i settori dell'Ente Capitale d'Italia necessiterebbero invece di rapidi e ben significativi innesti di personale”, sottolineano in una nota i sindacalisti della funzione pubblica di Cgil, Cisl e Uil. 

“Sfide decisive che a breve attendono la città di Roma quali il Giubileo del 2025 e la candidatura per l'Expo 2030, oltre ai tanti eventi di rilevanza spesso planetaria che annualmente vengono affrontati, sarà difficile poterle affrontare con un organico al collasso e non più in grado quindi di offrire ai cittadini e a chi prenderà parte alle manifestazioni sopra ricordate, servizi degni della Capitale d'Italia. Come rappresentanti dei lavoratori, quando pensiamo ai diversi e variegati settori che compongono l'organico delle scuole, dei nidi, degli uffici anagrafici e di stato civile, alla già citata Polizia Locale, oltre al personale dei tanti uffici municipali e dipartimentali che quotidianamente garantiscono servizi ai cittadini, nutriamo giustificate preoccupazioni. Siamo consapevoli, perché riceviamo gli input negativi da parte dei lavoratori, dei carichi e delle condizioni di lavoro che già ora, a causa del sottorganico, impattano sul personale ridotto allo stremo e sempre più in difficoltà. Sentiamo di dover esigere ben altre risposte, immediate e coraggiose, che affrontino con serietà e determinazione il problema di mantenere e incrementare i contingenti professionali”. 

Nidi e materne: 600 nuove assunzioni

E se negli uffici e per le strade di Roma per i nuovi innesti si dovrà attendere, sono invece confermate le 600 assunzioni in nidi e materne. La rimodulazione così prevista consentirà l’ingresso di 100 insegnanti della scuola dell’infanzia e 100 educatrici di asilo nido entro quest’anno, altre 400 unità nel 2023. 
 

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