Piazza Navona: in arrivo il nuovo bando per i pittori. L'ultimo 12 anni fa
Dure le proteste della categoria nelle ultime settimane. Del bando per l'assegnazione delle nuove concessioni si è discusso questa mattina in Commissione Commercio
A dodici anni di distanza, forse, il bando è in arrivo. Parliamo dei pittori di Piazza Navona, ormai parte integrante di uno dei siti più visitati dai turisti della Capitale. Di questa mattina la Commissione Commercio, presieduta da Orlando Corsetti, che ha stabilito di procedere alla ricognizione delle postazioni esistenti insieme al I Municipio, per poi stilare una proposta di delibera che fornisca le linee guida della nuova gara.
LE PROTESTE - Gli artisti aspettano il rinnovo delle concessioni dal 2005, data di scadenza dell'ultimo bando. E da tempo protestano in piazza contro quello che ha tutti i crismi di un far west senza regole, dove, lamentano, vengono "trattati come bestie, alla stregua di abusivi". Nelle ultime settimane hanno dormito in piazza, accampati, per rivendicare il loro diritto a esercitare il mestiere.
Alla vigilia di Pasqua, scrivono in una lettera giunta in redazione, "la polizia municipale senza spiegarci il motivo, senza mostrare un'ordinanza comunale ci ha cacciato sequestrando i nostri lavori, minacciando arresti a destra e a manca mandando a casa più di 60 famiglie dall'oggi al domani". Si riferiscono a un episodio che ha fatto scalpore. Un'artista marocchino di 45 anni che si è tagliato la pancia con un taglierino per opporsi ai sequestri degli agenti della Polizia Municipale.
LA VICENDA - L'ultimo bando per pittori e ritrattisti della piazza risale al 2002. Nel 2005 la scadenza, alla quale non è seguito nessun altro avviso pubblico. Sempre nel 2005 una determinazione dirigenziale stabiliva che gli stessi artisti che avevano vinto il precedente bando potevano continuare a esercitare fino alla pubblicazione della gara successiva pagando un'indennità per il pagamento del suolo pubblico.
Nel 2006, invece, la multa e poi una diffida di rimozione a Vasile Droj, nonostante il possesso dei due requisiti. L'artista fa ricorso al Tar e la sentenza uscita nel 2010 gli dà ragione. Da qui l'escalation di proteste, e la necessità di un bando che regolamenti nuovamente il tutto.
