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Dai parenti di terzo grado alla nuda proprietà: nuovi criteri per l'alienazione delle case Ater

Le modifiche sono state approvate dalla Giunta regionale del Lazio, su proposta dell'assessore alle Politiche abitative, Massimiliano Valeriani

Alienazione degli alloggi Ater: cambiano i criteri. Le modifiche sono state approvate ieri mattina dalla Giunta regionale del Lazio, su proposta dell'assessore alle Politiche abitative, Massimiliano Valeriani. In particolare, riporta la Regione Lazio in una nota, la possibilità di acquisto delle abitazioni di edilizia residenziale pubblica viene estesa fino ai parenti di terzo grado, anche non conviventi, purché siano in possesso dei requisiti previsti dalla legge.

Per quanto riguarda il prezzo di vendita degli alloggi, invece, verranno computati anche i costi sostenuti dalle Ater per i lavori di manutenzione straordinaria realizzati negli ultimi cinque anni. Viene inoltre regolata la sospensione delle procedure di alienazione qualora nell’ambito del nucleo familiare esistano situazioni di estremo disagio dovuti a malattie. È prevista, infine, la facoltà di cedere la nuda proprietà degli immobili, se abitati da persone con oltre 70 anni di età e per i quali nessun avente diritto intende esercitarne l’acquisto.

L’obiettivo della Giunta Zingaretti, si legge nella nota, è quello di favorire e rafforzare l’accesso alla casa per tutte quelle persone che ne hanno i requisiti, oltre a sostenere il reinvestimento delle risorse derivanti dalla vendita degli alloggi per migliorare e ampliare il patrimonio edilizio pubblico.

Il piano di vendita delle case Ater era stato approvato nel luglio del 2019. A maggio di quest'anno era stato introdotto un sistema di abbattimento dei costi per gli inquilini che decidono di acquistare. Ieri sono arrivate altre novità.

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