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Marino incontra i ciclisti: sul tavolo una mappa con 30 km di piste

Il primo cittadino e alcuni assessori competenti hanno incontrato le associazioni del settore: "Importante passo avanti". Polemizza BiciRoma: "Questa amministrazione non ha fatto niente"

Rafforzamento dell'Unità operativa dell'Ufficio Bici. 30 chilometri di Bike Lines in arrivo con alcune ricuciture tra quelle già presenti nei municipi. Apertura su nuove 'zone 30'. E ancora. Stalli nelle stazioni, nei centri commerciali e nelle scuole e 10 milioni di euro di Fondi Europei in arrivo per le Aree  Metropolitane. Sono solo alcuni dei punti emersi in un incontro che si è tenuto ieri tra alcuni rappresentanti di associazioni del settore (tra cui il Coordinamento Roma Ciclabile, Salvaciclisti, Coordinamento Vivinstrada Fiab), il sindaco Ignazio Marino, gli assessori interessati alla Mobilità Guido Improta, all'Ambiente Estella Marino, il presidente municipale Maurizio Veloccia, la presidente della commissione Mobilità Anna Maria Cesartti e il responsabile Mobilità Ciclistica Carlo Medaglia. “E' stato un incontro positivo perché non era mai successo che il sindaco incontrasse direttamente le associazioni del settore” il commento di Gianfranco  Di Pretoro Federazione Ciclistica Italiana Lazio Responsabile Piste Ciclabili e Viabilità. “Anche i punti emersi rappresentano un bel passo avanti anche se bisognerà vedere come saranno queste bike line”.

I PUNTI EMERSIAl centro della discussione alcune proposte per migliorare la sicurezza dei ciclisti sulle strade, per esempio evidenziando le piste con bande rumorose, e portare a termine alcuni progetti tra cui una pista ciclabile tra Roma e Fiumicino, già avviata dal comune del Litorale ma non ancora da Roma, la sistemazione della Cristoforo Colombo e la possibilità di transitare sui ponti dell'Acea. Come racconta il responsabile della Federazione Ciclistica Italiana Lazio “a far sperare sono i contenuti concreti emersi  dalla relazione del responsabile alla mobilità ciclistica, il professor Carlo Medaglia: il rafforzamento dell'Unità Operativa dell’Ufficio Bici; la realizzazione di 30 chilometri di Bike Lines ed alcune ricuciture nei Municipi; nuove 'zone 30'; nuovi stalli nelle stazioni, centri commerciali e scuole; più educazione stradale; 10 milioni di euro per la ciclabilità dai Fondi Europei per le Aree  Metropolitane".

LE NUOVE PISTE CICLABILI -  Nel corso dell'incontro è stata consegnata anche una mappa con il tracciato delle nuove 'bike lines' che si vorrebbero realizzare. Dalla fermata della metro A Ottaviano fino a piazza della Rovere (1,6 km); dalla fermata della stazione metro B a Conca d'Oro a largo Valtournanche (1,2 km); da via dei Gordiani alla fermata della metro C di via Teano (1,7 km); da via dei Salesiani a via Scintu, dalla pista esistenza di piazza Don Bosco a quella di via B. Rizzieri (2 Km); dalla via Ostiensa all'altezza della metro San Paolo a Piramide (2,2 km); da viale delle Tre Fontane, via Val Fiorita, viale Egeo, vicolo del Cappellaccio, dalla pista ciclabile già esistenze su via Laurentina a quella sul Tevere (2 Km); viale dell'Artigianato, via dell'Arte, viale Africa riconnessione tronchi esistenti su via Laurentina (2,1 Km); da via di Vigna Murata da ciclabile Laurentina a quella di via Ardeatina (3,4 km).

LE ZONE 30 – Per quanto riguarda invece le zone 30, l'ipotesi sul tavolo è quella di lavorare in coordinamento con i municipi individuandone un paio per ogni territorio.

POLEMICHE Non a tutte le realtà di ciclisti romane però piace il lavoro dell'amministrazione Marino in merito. In particolare, a polemizzare, è l'associazione BiciRoma che all'incontro di ieri non ha partecipato. Denuncia l'associazione: “L’unica pista da lui inaugurata in meno di 8 mesi si è praticamente disfatta” scrive Fausto Bonafaccia, Fondatore e Presidente di BiciRoma - Associazione Due Ruote d’Italia onlus. “Su quella stessa pista non sono stati mantenuti gli impegni presi: l’illuminazione non è stata completata, un attraversamento pedonale andava integrato dall’attraversamento ciclabile ma  è rimasto così” continua l'associazione che si sente “discriminata” dal comportamento del primo cittadino. Denuncia ancora BiciRoma: “Questa amministrazone ha azzerato l’ufficio biciclette; sta declassando le piste ciclabili in ciclopedonali; ha riportato in auge una cartellonistica errata che non vedevamo più da dieci anni; a fronte degli ultimi incontri sul nulla si prospetta per la manutenzione delle poche ciclabili esistenti una voce di bilancio pari a 0”.

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