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La Regione investe 20 milioni sul 118 ma sul nuovo servizio è polemica

In vista del Giubileo la Regione ha annunciato l'arrivo di nuovi mezzi e assunzioni. Usb: "Si spaccia per rafforzamenti le sostituzioni". Storace: "Zingaretti mente per propaganda"

E' polemica sul servizio sanitario d'emergenza Ares 118, sorvegliato speciale da parte delle istituzioni in vista dell'imminente avvio del Giubileo. Da una parte le comunicazioni della Regione Lazio in merito al suo potenziamento, dall'altra la polemica politica e sindacale. I numeri della discordia sono stati diffusi lunedì scorso dalla Regione Lazio: 20 milioni di euro di investimenti per personale, mezzi, tecnologie e copertura dell'elisoccorso; 86 nuovi mezzi di ultima generazione; assunzioni straordinarie per il periodo giubilare di 25 nuovi medici, 107 infermieri di cui 40 attraverso le graduatorie esistenti, e 68 autisti assunti con le procedure pubbliche del collocamento. Numeri in parte anticipati sabato scorso dal presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti che, dopo aver visitato la centrale operativa dell'Ares 118 annunciata l'arrivo di 136 nuovi mezzi sanitari. "All’Ares 118 per il potenziamento della rete dell’emergenza sono state destinate risorse come non accadeva da almeno 15 anni" esordiva la nota istituzionale.

"Queste ambulanze sostituiscono quelle vecchie" la denuncia del vicepresidente del Consiglio regionale e segretario nazionale de La Destra Francesco Storace che, del Lazio, è stato anche governatore dal 2000 al 2005. Storace rivendica: "L'Ares è stato istituito dalla mia amministrazione". Ad attaccare le comunicazioni regionali anche l'Unione sindacale di base: "Questa amministrazione regionale, dopo aver svenduto oltre il 50% del servizio ad appalti privati e lasciato la parte pubblica dell'Ares 118 nel più completo abbandono, spaccia per rafforzamenti in vista del Giubileo la sostituzione delle ambulanze della Croce Rossa con quelle della società vincitrice della gara d'appalto Heart Life, peraltro unica concorrente in gara".

I NUMERI DELLA REGIONE - L'annuncio della Regione riguarda lo stanziamento di 20 milioni di euro per il servizio. "In particolare circa 7 milioni, di cui la metà derivati da fondi regionali, sono destinati all’acquisto di 86 nuovi mezzi dotati di tecnologie di ultima generazione. Il restante  importo pari a oltre 13 milioni destinato invece al personale. Ulteriori finanziamenti sono finalizzati all’implementazione della rete di elisoccorso" si legge nella nota. "Per l’acquisto da parte dell’Ares dei nuovi mezzi è stata fatta una gara deliberata l’11 novembre dopo aver ricevuto il parere positivo dell’Anac. Per il Giubileo sono stati inoltre predisposti i “Piani di emergenza sanitaria”, i “Punti medici avanzati”, e il potenziamento dell’elisoccorso in modo da garantire l’intervento h24 sull’intero territorio regionale e ampliata la rete delle elisuperfici nella Capitale. Circa i nuovi mezzi per l’emergenza che entreranno in servizio dal primo dicembre questi sono tutti dotati di nuove e avanzate tecnologie e l’affidamento è avvenuto tramite una gara europea alla società che si è aggiudicata l’appalto". Si tratta di 40 nuove ambulanze e 10 automediche in appalto all'Ares 118 e di proprietà dell'Earth Life, società che si è aggiudicata la gara.

L'ATTACCO DELL'USB - La notizia ha suscitato la reazione dell'Unione sindacale di base che considera l'appalto una "svendita" ai privati, con dubbi sulla "qualità del sevizio", e sostiene che i rafforzamenti siano in realtà "sostituzioni". Poi aggiunge: "Gli alti standard tecnologici paventati da Zingaretti, semmai sussistono, sono da ricondurre al fatto che l'Ares 118 in questo nuovo affidamento ad esterni si è impegnata a fornire monitor e farmaci di tasca propria, inoltre il nuovo appalto non obbliga la società privata nemmeno all'installazione delle radio, obbligatorie per legge su tutti i mezzi di soccorso, e prevede equipaggi a due unità, in contrasto con le stesse norme regionali" si legge nella nota. "68 milioni di euro è il costo di questo nuovo affidamento a società private, una voce di spesa sempre più in incremento nei bilanci del 118, a fronte dei continui risparmi sul personale dipendente da Ares 118, del taglio dei materiali d'uso e di mezzi" conclude Usb che ricorda che parte del servizio era prima affidato alla Croce Rossa Italiana i cui dipendenti ora sono oggetto di una "incerta ricollocazione".  

LA POLEMICA DI STORACE - Ad attaccare l'annuncio della Regione è Storace: "Nella foga di far vedere quanto è bravo, lo strepitoso governatore del Lazio ha fatto diramare una nota in cui, per spacciare come aggiuntive le ambulanze che invece sostituiscono solo quelle esistenti, si è arrivati a scrivere le sono state destinate all'Ares 118 'risorse come non accadeva da almeno 15 anni'" ha scritto sulla sua pagina Facebook. "Zingaretti ha scarsa memoria e imbroglia sulle date. Per il semplice dettaglio che nel 2000 l'Ares non c'era, in quanto dovette istituirla la mia amministrazione nel 2004, ovviamente con i quattrini necessari all'epoca. Il Presidente della Regione Lazio, anche questo Presidente, ha il dovere di rispettare il lavoro di chi lo ha preceduto, senza bisogno di mentire" conclude l'ex governatore che in merito aveva annunciato: "Siamo ai milioni di baionette di Zingaretti, per il Giubileo solo bluff. Depositerò una nuova interrogazione sul caso partendo da quanto affermano i sindacati".

AURIGEMMA - "L'ennesima nota anonima della regione con la quale si cercava qualche giustificazione sull'ares 118 e sul parco ambulanze, onestamente non chiarisce nulla, anzi rende ancor più superficiale e grossolano l'operato di quest'amministrazione" denuncia in un comunicato il capogruppo di Forza Italia della Regione Lazio Antonello Aurigemma. "Nello specifico si continua a parlare di ambulanze nuove, quando si tratta solo di mezzi sostituiti con altri. Inoltre, non poteva mancare la solita gaffe, quando si afferma che all'Ares sono state destinate risorse come non accadeva da almeno 15 anni. Premesso che l'ares è nata sotto la giunta Storace 11 anni fa, di certo questa uscita anonima della regione è l'ennesimo scivolone, l'ennesima mancanza di rispetto verso il lavoro altrui". 

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