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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Nuova sede dell'ex Provincia all'Eur, al via il trasferimento dei dipendenti

Si parte con gli immobili con gli affitti passivi più onerosi. Fanno sapere dalla Città Metropolitana: "Entro la fine dell'anno formalizzeremo anche l'acquisto". Protesta Usb: "Dipendenti non informati"

È stato avviato ufficialmente il trasferimento degli uffici della Città Metropolitana, ex provincia di Roma, presso la nuova sede unitaria all'Eur, in viale Giorgio Ribotta. A partire da questa settimana dovrebbero spostarsi i dipendenti del distaccamento di via Sant'Eufemia 19, mentre nei prossimi giorni si procederà con gli immobili di via Bargoni, quello della polizia metropolitana a Fiumicino e un'altro in piazza Belli. Una prima tranche che secondo i piani dovrebbe terminare entro il 23 dicebre e riguarda le sedi con gli affitti più costosi. Per vedere conclusa l'intera operazione che riguarda oltre mille unità, invece, fanno sapere dall'ufficio stampa della Città Metropolitana, bisognerà aspettare i primi mesi del 2016. 

Ma non solo il personale. Entro la fine dell'anno, confermano dall'ente, verrà anche formalizzata la delibera di acquisto del grattacielo dell'Eur. In altre parole, l'immobile ora 'parcheggiato' in un fondo immobiliare, dovrebbe diventare a tutti gli effetti di proprietà della Città Metropolitana. Il valore economico dell'operazione è quello fissato nell'accordo iniziale: 263 milioni di euro. 

L'OPERAZIONE - La vicenda dell'acquisto della nuova sede all'Eur, realizzata nella centralità di Castellaccio dalla Parsitalia del costruttore Parnasi, proprio alle spalle del centro commerciale Euroma 2, si trascina ormai da dieci anni. Partita nel 2005 quando l'allora Provincia di Roma manifestò il primo interesse a “razionalizzare e valorizzare” il proprio prezioso patrimonio immobiliare, l'operazione di acquisto tramite il conferimento di una serie di immobili di pregio di proprietà della Provincia di Roma in un fondo immobiliare partì effettivamente nel 2012. Il fondo, dietro bando di gara, venne affidato alla Bnp Paribas Reim sgr P.A., società di gestione controllata al 100% da Bnp Paribas. Dentro ci sono finiti dodici immobili dislocati in tutto il centro cittadino. Tra questi una palazzina di via Musa, per tre anni sede dello studentato occupato Degage poi sgomberato, la sede dei carabinieri di piazza San Lorenzo in Lucina, una decina di appartamenti. In sostanza la nuova sede all'Eur, anch'essa in un fondo immobiliare nel portafoglio della società di gestione di Bnp Paribas, viene pagata tramite la vendita dei palazzi conferiti al fondo. 

L'ACQUISTOEntro la fine dell'anno, secondo quanto spiega l'ufficio stampa della Città Metropolitana, si procederà alla formalizzazione dell'atto d'acquisto. Gli immobili nel fondo, non sono ancora stati venduti tutti, ma i restanti sono in trattativa. L'ammontare dell'operazione, confermano, è di 263 milioni di euro e il trasferimento imminente nei nuovi uffici non comporterà alcun costo aggiuntivo per l'utilizzo della nuova struttura.

LA NUOVA SEDE - La sede è funzionante, assicurano dalla Città Metropolitana. Però alcuni lavori non sono ancora stati terminati. Come si legge in un'informativa della Città Metropolitana, che riporta gli esiti di un sopralluogo avvenuto il 3 dicembre scorso presso i nuovi uffici con le organizzazioni sindacali Cgil Fp, Cisl  Fpe Uil Fpl, pubblicata da Uil Fpl, presso la struttura sono immediatamente fruibili 116 posti auto e 40 parcheggi per lo scooter. Numeri che, una volta terminati i lavori di sistemazione dell'area, arriveranno rispettivamente a 614 e 310. Per chi vorrà utilizzare i mezzi, invece, è in via di chiusura un accordo con l'Atac per l'attivazione di una nuova linea di trasporto con capolinea alla fermata Eur Palasport che si ferma nei pressi della nuova struttura. Nella prima fase verranno attivate anche due navette della capienza di 8 passeggeri. Mancano invece i punti ristoro la cui apertura però dovrebbe avvenire contestualmente ai trasferimenti. 

IL TRASFERIMENTO Se nella struttura, da qualche settimana, sta lavorando il personale tecnico che si occupa di approntare le apparecchiature elettroniche e la rete, il trasferimento degli uffici vero e proprio inizia in questi giorni. Si parte con qualche centinaio di dipendenti che occupano gli uffici delle sedi con i contratti d'affitto più onerosi. Contratti che in totale pesano sulle casse dell'ente per 5 milioni di euro. Una parte di questi, confermano dalla Città Metropolitana, per immobili inizialmente di proprietà poi conferiti nel fondo. Sul punto, a novembre, il Movimento cinque stelle aveva presentato un esposto alla Corte dei Conti e alla Procura. In dicembre si procede con Sant'Eufemia 19, via Bargoni, piazza Belli e Fiumicino. Si continuerà con Villa Panphili e via delle Tre Cannelle, entrambi in vendita nel fondo immobiliare, “attualmente con trattativa in corso”, ma ancora occupati dagli uffici pubblici.

LE POLEMICHE A puntare il dito contro l'operazione è l'Unione sindacale di base: “L'amministrazione non ha avuto rispetto per i lavoratori perché solo venerdì scorso ha comunicato l'avvio del trasferimento. Un tempo troppo breve per permettere ai lavoratori di riorganizzare la propria vita e i propri spostamenti, soprattutto se si considera che il 70% proviene dai quadranti nord della città” denuncia Gilbero Gini, rappresentante sindacale dell'Usb. “Inoltre al sopralluogo del 3 dicembre scorso sono state convocate solo tre sigle sindacali su 8 e a noi non è ancora stato mostrato alcun certificato inerente la sicurezza e l'agibilità della struttura così come non sono stati convocati gli Rls per un sopralluogo presso la sede” continua Gini. Sul punto, però, dagli uffici della Città Metropolitana ribattono: “Ogni problema relativo alle certificazioni è stato risolto”. Conclude il sindacalista: “L'Usb è da sempre contrario all'operazione di acquisto della sede unica perché la ritiene uno sperpero di denaro pubblico”. 

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