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"La Nuova Fiera di Roma non è mai decollata. Dal 2010 perso metà del fatturato"

Il direttore generale della struttura fieristica Fausto Murdolo lo ha dichiarato in commissione capitolina Commercio: "Serve un rilancio, aprire un tavolo con le istituzioni"

“Dal 2010 a oggi abbiamo perso quasi la metà del nostro fatturato. La situazione è critica, siamo arrivati a un punto di tensione finanziaria molto forte”. Dopo le polemiche della scorsa settimana in seguito all'audizione in commissione Bilancio dei vertici delle due società che gestiscono la struttura, a lanciare l'ennesimo allarme è il direttore generale della Nuova Fiera di Roma Fausto Murdolo. “Fiera di Roma attraversa una profonda crisi di liquidità, alla quale stiamo cercando di fare fronte anche attraverso operazioni di riposizionamento strategico. Investimenti spa, che è la nostra controllante, prevede un rilancio di Fiera di Roma”.

I NUMERI DELLA CRISI - “Fiera di Roma in questi 7 anni di apertura del nuovo polo non è mai decollata. Fino al 2010 sono stati fatturati 40 milioni e si è raggiunto il pareggio di bilancio, poi la crisi si è fatta sentire e si è deciso di effettuare una drastica politica di spending review” ha spiegato. “Nel 2010 il personale era di 93 risorse, nel 2013 sono scesi a 75. Nessun rinnovo dei contratti a progetto o a termine e le posizioni libere non sono state più occupate”. Riduscussi anche “i contratti di fornitura dei servizi fieristici con un risparmio fino al 45%. Il fatturato di Fiera di Roma nel 2013 è stato di 23 milioni”. I tagli “hanno permesso di contenere le perdite ma non di ottenere il pareggio di bilancio. Tagliare è semplice, attuare una politica di sviluppo dei ricavi è più complesso perché richiede risorse che non abbiamo. Quindi parte delle politiche di spending review sono state vanificate perché serve uno sviluppo dei ricavi. In media, dal 2007 a oggi, la gestione operativa della Fiera di Roma, ha perso 3 milioni. Per la gestione complessiva, invece, la perdita è molto più alta, di 12 milioni”.

TAVOLI OPERATIVI - Murdolo chiede quindi un aiuto alle istituzioni. “Un qualunque rilancio di Fiera di Roma non può prescindere da Comune e Regione. Abbiamo presentato a loro la nostra idea di rilancio e chiediamo supporto, non soldi” ha spiegato. Non finanziamenti quindi ma un supporto politico quindi quello chiesto dal direttore generale per la struttura che “può diventare un soggetto economico di questo territorio”. A Comune e Regione è stata chiesta l'apertura di “tavoli operativi”. Tra questi uno “con l'assessore all'Urbanistica, Giovanni Caudo, sul tema centrale della valorizzazione ex Fiera”. Un altro invece dovrebbe avere al centro l'individuazione “degli strumenti di finanziamento degli indirizzi della delibera regionale 275 del 2012, sulla risistemazione del quadrante ovest della città”. Infine “tavoli operativi sull'aspetto congressuale e il convention bureau”.

PARCO GIOCHI - Secondo il dg per far ripartire la Fiera bisognerebbe “riqualificare” il quartiere fieristico dando spazio a “eventi e spettacoli per fare diventare quella zona un punto di aggregazione e attrazione. Su questo sta lavorando la nostra controllante (Investimenti spa, ndr)”. Tra le possibilità c'è quella di aprire un “parco giochi”. Non un'ipotesi improvvisata: “Esistono già attori che si sono fatti avanti”.

TRENO - Il rilancio della Nuova Fiera di Roma non può prescindere da un collegamento: “Una fermata del Leonardo Express sarebbe un elemento qualificante per noi. L'esigenza per noi è avere un accesso agevolato e agevole alla Fiera di Roma” ha spiegato Murdolo. “Il collegamento che c'è oggi è utile per un visitatore comune ma per un visitatore ''Business To Business'' è scoraggiante” ha aggiunto. Gli esponenti di Rfi e Trenitalia presenti in commissione hanno detto che l'infrastruttura presente attualmente consentirebbe una fermata ''dedicata'' ma bisogna pagare il servizio.

LA NUVOLA - Nel corso della commissione è stato affrontato anche il nodo dello sviluppo del turismo congressuale e, di conseguenza, del nuovo centro congressi dell'Eur, la Nuvola, la cui realizzazione ha ritardato per mancanza di fondi. “Il vero sviluppo è nella parte del turismo congressuale. Roma in questo settore non ha ancora espresso le sue potenzialità. Manca un vero centro congressi” ha affermato il dg. “Ci sarà la ''Nuvola'', che presenta sicuramente grandi potenzialità ma anche qualche limite. Manca, poi, un convention bureau, un tavolo di sviluppo e coordinamento sul turismo”. Murdolo ha portato come esempio 'positivo' il congresso dei cardiologi che Fiera di Roma ospiterà nel 2016. “Ci sarà una ricaduta economica di non meno di 200 milioni di euro”.

LA PROPOSTA - Come incentivo alla Nuova Fiera di Roma anche una proposta di Orlando Corsetti, presidente della commissione in questione: una tassa di soggiorno pagata dai visitatori legata al turismo congressuale potrebbe essere usata per pagare la fermata del Leonardo Express. “Farò una relazione al sindaco, al quale chiederò di attivarsi. L'esigenza è anche quella di creare un tavolo congiunto in cui si possa dare il proprio contributo per il rilancio della Fiera e fare un convegno su questi temi, invitando in quella sede i ministeri di Infrastrutture e Cultura, per sensibilizzare tutti gli attori. Il fatto che la Camera di Commercio e gli assessori competenti della Regione non siano stati presenti oggi mi preoccupa perché sono interlocutori indispensabili”.

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