Rifiuti: la nuova discarica dovrà sorgere tra Roma, Ciampino e Fiumicino
E' quanto stabilito dalla nuova proposta di legge regionale che fissa i nuovi ambiti territoriali. Roma e i due comuni aeroportuali gestiranno insieme i propri rifiuti e, salvo deroghe, avranno una propria discarica
Redazione
09 febbraio 2009 11:01
Il Comune di Roma dovrà gestire i suoi rifiuti insieme ai comuni di di Ciampino e Fiumicino. E' quanto prevede la proposta di legge approvata venerdì dalla Giunta regionale. I tre comuni faranno parte di un unico Ambito territoriale ottimale (Ato).
La delibera di giunta, che porta da cinque a nove gli ambiti territoriali del Lazio, suddivide la provincia di Roma in cinque ambiti, di cui il quinto è quello che racchiude i Comuni di Roma, Ciampino e Fiumicino.
Ogni Ambito territoriale dovrà essere autosufficiente nella gestione dei rifiuti (raccolta, trattamento, ricliclo e conferimento in discarica) e potrà determinare, di concerto con gli enti locali interessati, l'eventuale localizzazione di nuove discariche.
La Regione, oltre ad un'opera di coordinamento generale, sarà competente nella fase finale del ciclo: la localizzazione e il controllo degli impianti di termovalorizzazione.
In virtù di questo principio di autosufficienza la discarica di Roma alternativa a Malagrotta non dovrebbe poter sorgere al di fuori di questi tre comuni, ma ci potrebbero essere delle deroghe. "Gli Ambiti territoriali ottimali sono autosufficienti”, ha spiegato il vicepresidente della giunta Esterino Montino, “ ma qualora venisse a mancare questa prerogativa, la Regione può autorizzare collaborazioni con altri Ato".
Inoltre la proposta di legge, che deve ancora passare il vaglio del Consiglio regionale, "prima di approdare in Aula”, continua Montino, sarà sottoposta al parere della Conferenza dei sindaci e degli amministratori locali da cui raccoglieremo osservazioni. Giovedì 12, poi, ci sarà una riunione proprio su questa questione con i presidenti delle Province e con il sindaco di Roma o con loro delegati".
La delibera di giunta, che porta da cinque a nove gli ambiti territoriali del Lazio, suddivide la provincia di Roma in cinque ambiti, di cui il quinto è quello che racchiude i Comuni di Roma, Ciampino e Fiumicino.
Ogni Ambito territoriale dovrà essere autosufficiente nella gestione dei rifiuti (raccolta, trattamento, ricliclo e conferimento in discarica) e potrà determinare, di concerto con gli enti locali interessati, l'eventuale localizzazione di nuove discariche.
La Regione, oltre ad un'opera di coordinamento generale, sarà competente nella fase finale del ciclo: la localizzazione e il controllo degli impianti di termovalorizzazione.
In virtù di questo principio di autosufficienza la discarica di Roma alternativa a Malagrotta non dovrebbe poter sorgere al di fuori di questi tre comuni, ma ci potrebbero essere delle deroghe. "Gli Ambiti territoriali ottimali sono autosufficienti”, ha spiegato il vicepresidente della giunta Esterino Montino, “ ma qualora venisse a mancare questa prerogativa, la Regione può autorizzare collaborazioni con altri Ato".
Inoltre la proposta di legge, che deve ancora passare il vaglio del Consiglio regionale, "prima di approdare in Aula”, continua Montino, sarà sottoposta al parere della Conferenza dei sindaci e degli amministratori locali da cui raccoglieremo osservazioni. Giovedì 12, poi, ci sarà una riunione proprio su questa questione con i presidenti delle Province e con il sindaco di Roma o con loro delegati".
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09 febbraio 2009 11:01
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