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Regione, lotta alla corruzione negli appalti: nuove norme da settembre

Tre le principali misure: albo dei commissari, piattaforma informatica e patto di integrità negli appalti pubblici. Zingaretti: "Non restiamo insensibili a quanto emerge dai racconti della Procura"

Un albo dei commissari, una piattaforma informatica e un patto di integrità negli appalti pubblici. Dopo il terremoto dell'inchiesta mafia capitale che ha scosso anche la Regione Lazio, l'ente presieduto da Nicola Zingaretti ha varato ieri delle misure anti-corruzione per rispondere "alla legittima domanda di trasparenza di cittadini e istituzioni". queste misure entreranno in vigore dal prossimo settembre e andranno ad aggiungersi a quelle già varate, la Centrale unica acquisti, il protocollo con Anac e criteri per pagamenti a fornitori sanitari e non. 

ALBO DEI COMMISSARI - La prima è l'albo dei commissari che andranno a comporre le commissioni giudicatrici delle gare d'appalto. Dall'albo, suddiviso per sezioni, profili e specializzazioni a seconda delle tipologie di beni e servizi oggetto di gara, verranno estratti a sorte i membri delle commissioni. I sorteggiati verranno poi esclusi automaticamente dall'estrazione successiva. Sarà, inoltre valutata l'eventuale incompatibilità dei commissari e in caso verranno sostituiti da membri 'supplenti', anch'essi scelti con sorteggio. 

LA PIATTAFORMA - Il secondo punto è la piattaforma e-procurement. Niente più carta. Tutte le gare avverranno con procedure telematiche, per implementare, ha spiegato Zingaretti, "criteri di tracciabilità, conoscenza e trasparenza". Ogni passaggio sarà dunque tracciato a livello informatico e una volta aperta l'asta elettronica le offerte saranno lanciate on line per una "assoluta par condicio tra i concorrenti". La piattaforma consente di acquisire modalità organizzative, procedure e beni e servizi attraverso internet grazie all'impiego di software ad hoc. Su questo strumento si svolgeranno le gare aggregate regionali, le gare in unione d'acquisto tra le Aziende sanitarie e le gare autonome delle stesse. Altra novità è il ricorso alle aste elettroniche per l'aggiudicazione di forniture di beni e servizi.

IL PATTO DI INTEGRITA' - Si tratta di un accordo tra la pubblica amministrazione e le imprese che partecipano alle gare: nessuna delle parti contraenti, secondo il patto, offrirà o accetterà indebite utilità o si accorderà con le altre aziende che hanno partecipato alla gara, sia in fase di aggiudicazione che nella fase successiva. Qualsiasi violazione comporterà l'esclusione dell'impresa dall'albo. 

LE PRIME GARE - Come spiegato ieri dal presidente Zingaretti, queste norme diventeranno operative dal primo settembre. Tra le prime gare che verranno bandite con queste norme c'è, per esempio, "la nuova gara cup e il recup che stiamo bandendo in questi giorni" ha spiegato il segretario regionale della Giunta regionale, Andrea Tardiola. "Le commissioni per queste gare, le andremo a costituire dopo l'estate perchè la fase di candidatura dei partecipanti avviene dopo la banditura". Il meccanismo di estrazione, ha poi aggiunto, sarà operativo anche per le gare che verranno bandite prima di settembre. Ha aggiunto Zingaretti: "Nessuna commissione sarà costituita senza questi criteri". Che sono "di legalità e trasparenza e che abbiamo concepito per mettere anticorpi nella pubblica amministrazione. Noi oggi continuiamo affinchè gli spazi all'arbitrio e i rischi dell'infiltrazione si riducano al minimo possibile". "Dai cittadini, dalle imprese e la scorsa settimana anche da maggioranza e opposizione del Consiglio regionale è emersa la domanda di aumentare ancora di più lo sforzo per la trasparenza e contro la corruzione. Non dobbiamo restare insensibili a quanto emerge dai racconti della Procura". 

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