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Cibo, solidarietà e cooperazione: contro la povertà c'è Nonna Roma

Claudio vive con la pensione minima e per l'affitto, le bollette e la spesa non basta mai. Marco e Maria sono entrambi laureati ma il loro titolo di studio, dopo la perdita dell'impiego, è diventato più un ostacolo per il reinserimento nel mondo del lavoro. Miriam fa le pulizie in due appartamenti e con i 700 euro che guadagna alla fine del mese non arriva. Ognuno di loro (tutti nomi di fantasia), una volta al mese, scende le scale del grande stanzone seminterrato di via Prenestina 286 per ricevere il 'pacco' che i volontari di Nonna Roma hanno preparato. Pasta, riso, fagioli, passata di pomodoro, biscotti, latte. Ma anche vestiti e una porta sempre aperta oltre la quale c'è qualcuno con cui parlare e una serie di progetti di cui sentirsi parte. 

"Nonna Roma è un progetto che abbiamo costruito insieme al circolo Arci Sparwasser, al comitato Arci di Roma e alla Cgil" spiega Alberto Campailla, presidente dell'Associazione Nonna Roma. "Un progetto che ha l'ambizione di costruire un percorso di mutualismo e solidarietà verso chi vive una condizione di povertà economica che spesso diventa anche elemento di marginalità sociale. Con Nonna Roma siamo partiti proprio da quella che è una delle più grandi carenze di questo tempo: il cibo". Tra le mani una lista fornita dai servizi sociali del V Municipio con i nominativi di 102 nuclei familiari per un totale di 241 persone aiutate. Tutti residenti nel V Municipio, il secondo più povero di tutta la città. 

Nel grande stanzone seminterrato sono accatastati scatoloni pieni di cibo donato da cittadini solidali nei giorni di raccolta fuori dai supermercati della zona. Non solo. Parte della fornitura è stata donata da Libera e recentemente, fanno sapere i volontari, Nonna Roma ha stretto anche un accordo con il Banco alimentare che a partire da marzo collaborerà con l'associazione. 

Nonna Roma, però, non si ferma alla distribuzione alimentare. "La nostra associazione lavora anche alla costruzione di una serie di servizi di implementazione che prova a rendere queste persone protagoniste di un progetto di cambiamento" continua Alberto. "E' quindi anche un laboratorio di nuova impresa sociale. Abbiamo vinto da poco un bando che ci permetterà di avviare una bio-osteria che darà lavoro a molti degli amici che qui aiutiamo". A Nonna Roma ne sono convinti: "La disuguaglianza che costringe milioni di persone alla povertà è un'emergenza sociale".

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