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Ministeri a Monza, Conte (Fli): "Si accuserà la magistratura di essere comunista e antisettentrionale"

Il capogruppo di Futuro e Libertà in commissione Affari Costituzionali, Giorgio Conte, commenta il no del Tar sull'apertura di sedi distaccate dei ministeri a Monza

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di RomaToday

"La Lega ha occupato per settimane le pagine dei giornali con una scelta ridicola: il trasferimento delle sedi di alcuni ministeri al nord, con l'apertura di uffici farsa, allestiti in fretta e furia a Monza con tanto di foto di Bossi e statua di Alberto da Giussano. Non c'era nulla di federale in quella boutade, che il Pdl e il premier Berlusconi hanno colpevolmente assecondato, ma solo uno spreco di risorse pubbliche". Lo afferma in una nota il capogruppo di Futuro e Libertà in commissione Affari Costituzionali, Giorgio Conte. "A questo punto - aggiunge - dopo l'inevitabile decisione del tribunale, qualcuno accuserà la magistratura di essere comunista e antisettentrionale. Il circo leghista riprenderà e - conclude - a pagare saranno ancora i contribuenti di tutta Italia".

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