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Politica Malagrotta / Via di Ponte Galeria

No a Malagrotta 2, centinaia di romani tornano in piazza. Contro la discarica pronta la nuova petizione

Non vogliono una nuova discarica. Centinaia di abitanti della Valle Galeria, sono tornati in piazza per dire “No a Malagrotta 2”. Questa volta anche con performance artistiche. Buona la partecipazione giovanile

Non c’è stata la partecipazione di massa che, nelle precedenti occasioni, era stata apprezzata. Il caldo e probabilmente anche un po’ di paura legata al nuovo Coronavirus, hanno inciso sui numeri. Ma il risultato è stato ottenuto.

No alla Malagrotta 2

“Abbiamo ribadito la nostra ferma contrarietà all’intenzione di far approdare, in questo quadrante, l’ennesima discarica di Rifiuti Solidi Urbani – ha spiegato Monica Polidori, presidente del Comitato di Monte Stallonara, uno dei tanti quartieri che fanno parte della Valle Galeria – qui ormai accettiamo solo interventi di riqualificazione".

Cos'è previsto nella vallata

L'ex cava di Monte Carnevale, a meno di 200 metri dalla vecchia discarica di Malagrotta, la Regione ha già autorizzato una discarica di fanghi ed inerti. Si tratta di un grande invaso, scavato nel verde della Valle Galeria, che la Giunta Raggi ha già considerato idoneo ad ospitare una discarica di rifuti solidi urbani. In altre parole, per dirla con le parole dei residenti più preoccupati, le istituzioni stanno lavorando per realizzare in quella vecchia cava una Malagrotta due.

La petizione

Per contrastare l’arrivo della nuova Malagrotta, i cittadini hanno predisposto anche una nuova petizione. L’hanno indirizzata alle istituzioni di ogni livello, dal governo ai due municipi entro cui, amministrativamente, ricade il territorio della Valle Galeria. Nella raccolta firme, partita proprio nella piazzale “difronte al benzinaio”, teatro di tante manifestazioni in passato, sono stati elencati tutti gli impianti già esistenti. E sono numerosi.

Gli impianti della Valle Galeria

Nela Valle Galeria, oltre all’ex discarica di Malagrotta, c’è un sito per la trasferenza, un impianto di trattamento del biogas, una linea di gassificatori, tre TMB, diversi bitumifici. L’elenco, riportato nella petizione, è davvero corposo. Per questo si chiede di riqualificare l’intero quadrante, applicando la legge 13/2019 sulla Disciplina delle aree ad elevato rischio ambientale – si legge nel testo della raccolta firma – e l’inserimento della Valle Galeria tra i siti di interesse nazionale. Peraltro, come molte volte comunicato, l’area prescelta per la Malagrotta Due si trova anche a poche centinaia di metri da un'area che, per le caratteristiche naturali e per la richezza faunistica, è già considerato di interesse comunitario.

I giovani e la cultura

Rispetto alle precedenti manifestazioni, l'appuntamento del 19 settembre è servito ad introdurre tre sostanziali novità. La prima riguarda petizione che ha cominciato a circolare. L’impegno nel far rispettare le norme contro il nuovo Coronavirus, dall’impiego del termoscanner al distanziamento sociale. E la presenza dei giovani. “Abbiamo voluto dare spazio a concerti e reading letterari, con un’attrice teatrale che ha letto un testo di Pirandello perché, per salvare la nostra valle,  abbiamo deciso di scommettere sulla cultura” ha spiegato Manuela D’Antoni del Comitato Valle Galeria Libera. I giovani intanto, partecipando alla manifestazione, sembrano aver apprezzato la nuova formula. Ed è già, soprattutto in prospettiva, una buona notizia.

Valle Galeria, no a Malagrotta 2: la manifestazione del 19 settembre/ Foto M. D'Antoni

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