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No a Corcolle, Polverini furiosa scarica Alemanno: “Ora è un problema suo”

"La vicenda della discarica, provvisoria e definitiva, è di competenza del Comune di Roma". Alemanno: "La scelta spetta alle Province". Zingaretti: "Noi dobbiamo fornire solo lista siti idonei"

“Tutti contro Alemanno”, titolavamo 10 giorni fa. Polverini e il prefetto Pecoraro per il no alla discarica di Corcolle, i Verdi per l'incapacità da parte del sindaco a proporre siti alternativi. Dieci giorni dopo, con Pecoraro dimesso e con il no a Corcolle praticamente ufficializzato da Clini, il sindaco di Roma viene lasciato letteralmente solo da tutti, Polverini in testa. E' infatti furiosa la governatrice che commenta le dimissioni di Pecoraro, tanto furiosa da dire che ora il problema discarica è tutto di Roma Capitale. Il sindaco, dal canto suo, risponde chiamando in causa la Provincia che in risposta, con un comunicato ufficiale, spiega quello che a lei spetta. Il risultato? Un caos generale nel quale Goffredo Sottile, neo commissario, si troverà a dover sbrogliare una matassa apparentemente indistricabile.

LA POLVERINIGli strali della Polverini sono arrivati puntuali non appena le dimissioni di Pecoraro sono state rese ufficiali. “Non firmo proroga per Malagrotta” ha esordito. “Non aiuto il monopolio di Cerroni”, ha continuato. Poi gli stracci sono volati contro Alemanno: “Ci auguriamo che coloro che hanno la responsabilità diretta delle dimissioni da commissario all'emergenza rifiuti del prefetto Pecoraro a cominciare dal sindaco di Roma, vogliano dare un contributo per individuare il sito". A metà pomeriggio poi la dose rincarata: “La Regione ha deciso di rientrare esclusivamente in quelle che sono le sue competenze. Bisogna essere chiari. La vicenda della discarica provvisoria quanto quella del sito definitivo è di competenza del Comune di Roma”. In pratica, traduciamo noi: “Alemanno, ora sono fatti tuoi...”.

"La Regione aveva accettato di aiutare l'amministrazione capitolina - ha continuato poi la governatrice - ma siccome il sindaco e lo stesso Consiglio comunale nella sua interezza hanno mostrato a mio avviso uno scarso senso di responsabilità, rimettiamo a loro quelle che sono le loro competenze. Insieme al neo commissario io sono sicura che sapranno individuare un sito nell'area del Comune di Roma. Credo - ha sottolineato infine - che anche la scelta che abbiamo fatto in Consiglio regionale di allargare l'Ato alla provincia è stata una scelta sulla quale oggi dobbiamo ripensare perché pare che al momento abbia creato solo confusione".

LA RISPOSTA DI ALEMANNOTenta di calmare la Polverini e di rilanciare la palla a  Palazzo Valentini il sindaco Alemanno. Lo fa citando le leggi che assegnerebbero, a suo dire, la responsabilità dell'individuazione del sito all'ente presieduto da Zingaretti. Sul nervosismo della Polverini: “Comprendo che le dimissioni del prefetto Pecoraro possano generare nervosismo ma mi corre l'obbligo di sottolineare che Roma Capitale ha competenze meramente concorrenti in merito all'individuazione dei siti per gli impianti di trattamento e smaltimento dei rifiuti. Infatti, come si evince dagli articoli 197,198 e 199 del decreto legislativo n. 152/2006 la competenza per individuare le aree idonee o non idonee alla smaltimento di rifiuti è delle province sulla base di criteri individuati dal Piano regionale di gestione dei rifiuti".

"Tutto questo - prosegue è particolarmente vero in relazione al Piano regionale approvato dalla Regione Lazio che ha individuato Ato corrispondenti ai territori provinciali. Il Comune di Roma, oggi Roma Capitale, non è certamente in grado di stabilire con proprio atto la collocazione dell'impianto provvisorio che deve sostituire Malagrotta in quanto questo impianto potrebbe ricadere nei territori di altri comuni. Roma Capitale ha solo espresso un proprio parere in merito al fatto che non esistono nel proprio territorio siti completamente idonei e ha quindi rimesso la scelta alle istituzioni sovrastanti territorialmente".

ZINGARETTI – Sceglie un comunicato ufficiale il presidente Zingaretti per rispondere ad Alemanno: “E' competenza dell’Amministrazione provinciale la mera individuazione tecnica della lista delle aree idonee e non idonee alla localizzazione di siti per il trattamento dei rifiuti, così come prevede il Codice ambientale, mentre il Piano regionale dei Rifiuti della Regione Lazio, pubblicato lo scorso 14 Marzo sul Burl, determina gli obiettivi e criteri attraverso i quali le province assolvono all'obbligo di legge. Sono trascorsi poco più di due mesi dalla pubblicazione del piano regionale e, nonostante manchino ancora i riferimenti normativi sulla costituzione degli Ato, la Provincia di Roma è già al lavoro e al più presto metterà a disposizione del Campidoglio la lista delle aree idonee per il dopo Malagrotta. Dopodiché la scelta concreta, tecnica, politica e amministrativa, per la localizzazione del  nuovo sito per la discarica spetterà al Comune di Roma, così come ha ricordato anche oggi la Presidente della Regione Lazio, Renata Polverini”.

INCONTRO SOTTILE – ALEMANNO – In questo clima il neo-commissario delegato per l'emergenza rifiuti a Roma, prefetto Goffredo Sottile, ha incontrato oggi in Campidoglio il sindaco di Roma Gianni Alemanno. L'incontro si è svolto a poche ore dal conferimento dell'incarico a Sottile da parte del Consiglio dei ministri avvenuto dopo le dimissioni del prefetto Giuseppe Pecoraro dal ruolo di commissario all'emergenza rifiuti nella Capitale.
 

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