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Martedì, 16 Aprile 2024
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Nidi di rondine, arriva l’ordinanza di Gualtieri: vanno protetti

Firmato il provvedimento per la salvaguardia degli spazi dove rondini, balestrucci e rondoni nidificano. Ecco cosa si deve fare

I nidi di rondini, balestrucci e rondoni vanno salvaguardati. Il sindaco ha firmato l’ordinanza che tutela gli spazi utilizzati da questi uccelli migratori per la loro stagione riproduttiva.

Fedeli ai propri nidi

I volatili considerati nell’ordinanza sono specie che, il progetto MITO2000 (monitoraggio italiano ornitologico) considera “in via di rarefazione”. Dato confermato anche dal network mondiale BirdLife International, che inserisce rondini e balestrucci tra le specie “minacciate a livello continentale”. Si tratta di uccelli migratori “fedeli ai propri nidi – si legge nell’ordinanza – in quanto tornano ad occupare il medesimo sito per più anni di seguito”. Pertanto questi nidi vanno salvaguardati perchè, dopo lo sforzo migratorio, il dispendio energetico necessario per la loro ricostruzione potrebbe risultare fatale per questi uccelli.

Tutele valide tutto l'anno

Per preservare questi volatili, il primo cittadino ha disposto “l’obbligo per chiunque di rispettare i nidi provvedendo alla loro tutela e protezione anche nelle fasi iniziali di costruzione. La tutela dei nidi si deve estendere anche al periodo migratorio (autunno inverno) in quanto le rondini ed i balestrucci, tornando a nidificare, utilizzano gli stessi nidi per più anni di seguito”. Tra l’altro il Rondone pallido (Apus pallidus) “presente e nidificante a Roma”  si legge sempre nel provvedimento “effettua una seconda covata in autunno, con involo dei piccoli che può avvenire tra la fine di ottobre e la metà di novembre”. Una ragione in più per non toccare i loro nidi.

Come comportarsi

Tra le prescrizioni fornite dal Campidoglio c’è quella di utilizzare, sotto i cornicioni, un intonaco che agevoli la costruzione dei nidi per una fascia di almeno 50 centimetri. I sottotetti invece “vanno mantenuti con un angolo retto di 90 gradi”. Per facilitare la nidificazione dei rondoni, è inoltre previsto “nel rifacimento o nelle ristrutturazioni dei tetti” che siano “lasciate aperte le cavità di tutte le tegole poste in prima fila”. Perchè potrebbero essere utilizzate da questi uccelli per deporvi le uova.

L'ordinanza prevede alcune deroghe che  sono concesse in caso di condizioni igieniche in contesti in cui siano presenti molti nidi, all’interno di garage, magazzini e cantine. Ma dovrà essere una condizione accertata dalla Asl. Una deroga è concessa anche in caso d’interventi edilizio a patto che sia richiesta al Dipartimento tutela ambientale.

Un presidio sanitario naturale

La salvaguardia dei nidi e quindi di questi volatili è anche funzionale nella lotta contro gli insetti. Come evidenziato da diversi studi scientifici” si legge nell’ordinanza, ogni coppia può catturare fino a 6mila insetti, nella stagione riproduttiva. Numero che sale a 150mila insetti al termine di ogni covata. La  convivenza con balestrucci rondini e rondoni, quindi, è conveniente anche per l’uomo. 
 

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