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Campidoglio, per il vicesindaco impazza il toto nomi: spunta l'ipotesi Vendola

L'ex presidente della Regione Puglia tra i 'papabili' per prendere il posto di Nieri. Intanto Sel rimane in "appoggio esterno". La partita della 'fase due' in Campidoglio si fa sempre più complicata

Riunioni, incontri informali, botta e risposta dalle note stampa ai social. A oltre 24 ore di distanza dalle dimissioni del vicesindaco Luigi Nieri, in Campidoglio si lavora per il passaggio alla 'fase due'. In ballo c'è soprattutto l'alleanza tra il Pd e Sel, in bilico e tutta da ricostruire dopo che l'unico esponente vendoliano della squadra di palazzo Senatorio ha lasciato libera la poltrona. “La verità è che Sel a Roma da ora è in appoggio esterno” scrive il vicepresidente regionale Massimiliano Smeriglio sulla sua pagina Facebook. “Rompere la coalizione sarebbe un grave errore” risponde il capogruppo del Pd capitolino Fabrizo Panecaldo. Dialettica politica mentre si lavora per risolvere una partita dagli equilibri veramente complicati. 

Ieri pomeriggio il sindaco Marino ha incontrato al Nazareno il presidente del Pd e commissario del partito capitolino Matteo Orfini. Un incontro durato un'ora, presentato come di 'routine' dai diretti interessati ma che con molta probabilità ha avuto al centro il futuro assetto della giunta. E se è ormai certo che un rimpasto non verrà annunciato prima che il ministro Angelino Alfano si sarà espresso in merito alla relazione del prefetto di Roma Franco Gabrielli, Marino sa che non bisognerà farsi cogliere impreparati. La palla è nelle mani del primo cittadino. Sel si smarca ufficialmente da qualsiasi 'gioco a scacchi' sulle poltrone e il gruppo capitolino, che ieri si è riunito per decidere la linea da tenere, punta sul programma. Molto del futuro della maggioranza capitolina però è legato al profilo del vicesindaco.

La caccia al nome giusto è aperta e proprio ieri Orfini ha fatto capire che il braccio destro di Marino  non dovrà essere necessariamente del Pd. Così ecco che dal cappello del 'toto nomi' salta fuori quello di Nichi Vendola, l'ex presidente della Regione Puglia attualmente libero da qualsiasi incarico politico. Una figura considerata di 'alto livello' che rinsalderebbe ulteriormente l'asse a sinistra del governo di Marino. 

Il coordinatore nazionale di Sinistra Ecologia Libertà, Nicola Fratoianni però allontana l'ipotesi definendola 'non realistica': "Nichi Vendola viene da una lunga, importante e faticosa esperienza amministrativa e ho la fondata idea che non ci sia nemmeno una possibilità per l'ipotesi di vicesindaco di Roma. “Sel non è passata all'opposizione in Campidoglio” prosegue il coordinatore di Sel. “Siamo in una condizione oggettiva di appoggio esterno non essendoci nessun rappresentante di Sel attualmente nella giunta Marino”. Infine un commento sul rimpasto: “La discussione sui posti non ci appassiona affatto. Per Sel rimane fondamentale il terreno politico da cui si rilancia l'amministrazione capitolina, quali risposte diamo ai romani, quale programma viene attuato per la città. Vogliamo capire e sapere se il Pd e il governo mettono in condizione la giunta di Roma Capitale di poter operare nella lotta alle emergenze sociali, intervenendo su un patto di stabilità che strangola l'ente locale, dando risposte ai problemi dei romani e dando certezze su come gestire la fase giubilare dei prossimi mesi”.

Tutto è ancora da decidere. Nel calderone resistono anche i nomi del segretario dei democratici del Lazio Fabio Melilli e quello della deputata Lorenza Bonaccorsi. Un'ipotesi che potrebbe accontentare tutti è quella dell'assessore alla Legalità Alfonso Sabella, che potrebbe continuare a segnare la discontinuità di Marino dalla stagione di 'mafia capitale'. L'assessore però interpellato a riguardo non ha voluto commentare. 

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