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I negozi inutilizzati del Comune in gestione gratuita per favorire la rigenerazione urbana

Proposta un'assegnazione gratuita quinquennale dei locali inutilizzati del Comune. Assessore Zevi: "Favorevole a concederle per proposte chiare e responsabili"

Sollevare le saracinesche abbassate per garantire rigenerazione urbana, sicurezza sociale e servizi alla cittadinanza. Un risultato che, secondo gli organizzatori dell’incontro “Alziamo le serrande”, può essere raggiunto proprio a partire dall’assegnazione dei negozi dismessi del comune.

Locali a titolo gratuito per 5 anni

“La nostra proposta è chiara e semplice: concedere i tanti locali non residenziali, chiusi o dismessi, situati al piano terra degli immobili ERP a titolo gratuito per cinque anni ad enti del Terzo Settore, associazioni, cooperative, comitati per attività culturali, sociali, imprenditoriali a fronte di progetti di intervento di analoga durata” ha spiegato Adriano Labbucci, responsabile Sinistra Italiana di Roma e città metropolitana.

Alziamo le serrande

L’obiettivo è stato chiarito nel corso di un incontro che si è svolto nel pomeriggio del 14 marzo ed a cui hanno preso parte anche Tobia Zevi, l’assessore capitolino al patrimonio, ed Andrea Catarci, l’assessore comunale al decentramento ed alla città dei quindici minuti. A Roma, è stato spiegato nel corso dell’appuntamento organizzato da Sinistra Italiana, esistono migliaia di  immobili non residenziali la cui proprietà è del Comune. 

Molti versano in stato di abbandono. Non è neppure chiaro all’amministrazione quanti siano questi locali, ed infatti uno degli obiettivi del Campidoglio, com’è stato spiegato, è quello di avviare un censimento del patrimonio, anche in formato digitale. Questi locali inutilizzati, invece, anche se sfuggono dalle stime ufficiali, hanno un impatto forte nei territori. Soprattutto in quelli più periferici dove, intercettare investimenti per rilanciare delle attività commerciali, è indubbiamente più complicato.

Un volano di rigenerazione

Riaprire un locale dismesso “ha ricadute positive in termini di sicurezza” ha ricordato Labbucci, ma anche “e diventa un volano di rigenerazione urbana ed ambientale, con ricadute importanti anche sul piano sociale”. La proposta, per ora, è limitata alla sua formulazione teorica. “Potrebbe bastare una direttiva di giunta per renderla applicabile” è stato però suggerito nel corso dell’appuntamento. A condizione che, l’idea di assegnare gratuitamente per cinque anni i locali del comune, interessi anche al Campidoglio.

La valutazione del Campidoglio

“Quest’intuizione può offrire una soluzione ad un segmento che appare un po’ dimenticato, perché pochi ricordano che in città c’è un problema con 5mila saracinesche abbassate che producono un danno per le casse e per l’immagine della città” ha dichiarato l’assessore Zevi. “Io sono quindi favorevole – ha aggiunto il titolare della delega al patrimonio nella giunta Gualtieri – a condizione che si costruisca un meccanismo in grado di assicurare una progettualità chiara ed una corresponsabilità del bene, da parte della realtà che ne chiede l’assegnazione”.
 

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