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Le profumerie Douglas a Roma verso la chiusura, lavoratori in stato di agitazione: "50 a rischio"

Il noto marchio, leader della profumeria e della cosmetica, ha annunciato la dismissione di 128 punti vendita in tutta Italia: dieci nella Capitale. Falcucci (Fisascat-Cisl): "Situazione va affrontata con il massimo dell’attenzione

I negozi di Douglas a Roma verso la chiusura. Il noto marchio, leader nella profumeria e nella cosmetica, ha annunciato la dismissione di 128 punti vendita in tutta Italia: a quando apprende RomaToday, sono 10 quelli nella Capitale destinati ad abbassare le serrande. A rischiare il posto di lavoro “una cinquantina di dipendenti” - spiega Giulia Falcucci, segretario territoriale della Fisascat-Cisl di Roma Capitale e Rieti.

Il punto vendita di Fiumicino ha già chiuso lo scorso 8 febbraio, così tra i lavoratori del territorio si fanno largo i timori. La pandemia da Covid-19 non aiuta, l’orizzonte di incertezze getta tutti in apprensione. “Purtroppo - dice Falcucci - saranno molti i dipendenti coinvolti”. 

Chiudono i negozi di Douglas a Roma: "A rischio 50 posti di lavoro"

Il confronto con i sindacati è aperto, si lavora per arginare una eventuale emorragia occupazionale. “C’è grande tensione in vista di un incontro convocato per il 25 febbraio, nel corso del quale l’azienda dovrebbe dare comunicazione di ulteriori chiusure a livello nazionale, e non escludiamo che ci siano altre ricadute sul territorio”. Già proclamato lo stato di agitazione dei lavoratori che attendono risposte certe sul proprio futuro. 

L'incontro tra sindacati e azienda: sono 128 i punti vendita italiani in chiusura

Il sindacato chiede di affrontare la situazione con massima attenzione. “Restiamo in attesa della convocazione di un tavolo istituzionale e siamo giorno per giorno al fianco dei lavoratori, di cui è stato proclamato lo stato di agitazione a livello nazionale: si deve fare tutto il possibile, e a tutti i livelli, affinché nessun lavoratore e nessuna famiglia sia lasciato senza tutele e senza prospettive, soprattutto in un momento in cui il comparto del commercio è in crisi come non mai”.
 
Si perchè il comparto soffre. Nemmeno i saldi invernali e i ristori sono riusciti a sollevare le loro sorti con gli incassi dimezzati rispetto allo scorso anno. Per la ripresa ci vorrà del tempo, intanto la CNA Roma ha già chiesto "pace fiscale e credito subito"

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