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Napolitano al Governo: “Roma è capitale e sede dei ministeri”

Giorgio Napolitano scrive al Presidente del Consiglio e gli ricorda le leggi, ancora vigenti, che istituiscono Roma capitale e la sanciscono come sede di Governo e Ministeri

Napolitano entra nel vivo della questione sollevata dalla Lega sullo spostamento dei Ministeri al Nord. Dopo botta e risposta tra Alemanno, Bossi, frasi e insulti di Borghezio, una quasi spaccatura del Pdl, ci pensa il Presidente della Repubblica che, in una lettera inviata al Presidente del Consiglio e pubblicata sul sito del Quirinale dichiara: “Mi risulta che il Ministro delle riforme per il federalismo e il Ministro per la semplificazione normativa, con decreti in data 7 giugno 2011 - peraltro non pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale - hanno provveduto a istituire proprie 'sedi distaccate di rappresentanza operativa'; ho appreso altresì che analoghe iniziative verrebbero assunte a breve anche dal Ministro del turismo e dal Ministro dell'economia e delle finanze (quest'ultimo titolare di un importante Dicastero, anziché Ministro senza portafoglio come gli altri tre)".
Quindi sottolinea il ruolo di Roma Capitale: "Come ho già avuto occasione di sottolineare al Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dott. Letta - continua il Capo dello Stato - la dislocazione di sedi ministeriali in ambiti del territorio diversi dalla città di Roma deve tener conto delle disposizioni contenute nel regio decreto n. 33 del 1871, ancora pienamente vigente, che nell'istituire, all'articolo 1, Roma quale capitale d'Italia ha altresì previsto che in essa abbiano sede il Governo ed i Ministeri".

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